il commento
Le parole di Zelensky contro Berlusconi aprono una faglia nella maggioranza
Il presidente ucraino risponde dopo dieci giorni alle dichiarazioni pro Putin del Cav. e mette in ombra i piani di Giorgia Meloni che a Kyiv ha portato il suo sostegno incondizionato all'Ucraina
"Nessuno gli ha mai bombardato casa, nessuno è mai entrato con i carri armati dentro il suo giardino e sua moglie non è mai stata costretta a scappare alle 3 di notte, i suoi figli i suoi parenti non sono stati mai uccisi". E' uno Zelensky scatenato contro Silvio Berlusconi quello che risponde alle domande della stampa italiana durante la conferenza con Giorgia Meloni.
La premier aveva impostato questa visita su un altro profilo: massima, totale adesione alla battaglia di Kyiv, sostegno agli aiuti militari, rilancio di una conferenza per la ricostruzione. Tutto cancellato.
Nella sala d'onore del palazzo presidenziale Zelensky risponde a distanza di dieci giorni alle parole di Berlusconi pro-Putin e apre una faglia all'interno del centrodestra e della maggioranza che sostiene Giorgia Meloni. La premier ascolta queste parole tra un colpo di tosse e l'altro. Ma cambia poco. Quando toccherà a lei rispondere alle domande Meloni ribadirà che il sostegno all'Ucraina è incondizionato e la linea della maggioranza è immutabile.