da Przemysl
Meloni pronta a tornare a Roma: la notte in treno e il risveglio macchiato dalla lite Cav-Zelensky
La rassegna stampa del bilaterale più importante da quando sta a Palazzo Chigi è sporcata dalla polemica tra Berlusconi e il presidente ucraino. Ora l'aereo per tornare nella Capitale e alle liti della maggioranza che la sostiene
dal nostro inviato a Przemysl. Occhiali da sole scuri, pantaloni e sneaker. Giorgia Meloni scende dal treno speciale che da Kyiv l’ha riportata in Europa, nella cara Polonia, a Przemysl, la stazione dove venne sbertucciato Matteo Salvini con tanto di maglietta con la foto con Putin. E alla fine sempre qui si torna, agli alleati della premier.
La notte passata da Meloni nella prima carrozza del convoglio è stata quella della rabbia per la piega presa dalla missione in Ucraina. Le parole di Zelensky contro Silvio Berlusconi sono destinate a lasciare il segno. Anche perché il Cav ha reagito. Per ora ha fatto sapere che il presidente ucraino, con l’invettiva di ieri, ha sbagliato bersaglio (come titola Il Giornale). Non solo il capo di Forza Italia tiene a far sapere che Zelensky “non conosce nulla di me e anche io sono stato sfollato durante la guerra”. Sono parole che rimbalzano nella testa di Meloni questa mattina.
La rassegna stampa del bilaterale più importante da quando sta a Palazzo Chigi è sporcata dalla polemica. Tutti i giornali la riprendono. I timori della vigilia hanno trovato conferma. La premier in mattinata decollerà alla volta di Roma, l’arrivo prima di pranzo. Il tempo di tornare a casa per poi immergersi di nuovo in questa faida senza fine nella maggioranza che la sostiene.