Il racconto
Occupy Nazareno, la tragicommedia della primarie. Cronisti con l'abbiocco in attesa del "decimo segretario"
Oltre seicentomila votanti, età media alta. Si punta al milione ma anche a restare svegli. Cronache dalla sede del Pd dove la presenza dei giornalisti è sotto il quorum
Roma. Lettera al prossimo segretario/a del Pd. Caro segretario/a non ce ne voglia, ma questa storia deve finire. Siamo arrivati puntuali alle 18, al Nazareno, e come ci hanno anticipato le bravissime funzionarie (di partito) manca l’aperitivo. Alle 13, ai gazebo delle primarie, hanno votato più di seicentomila italiani, ed Enrico Letta è arcisicuro che alle ore 20 supereremo il “milione”. Al momento i giornalisti presenti in sala stampa sono sette. In pratica sotto il quorum che come tutti sanno è almeno 20 compresi i cameramen. Gli sfidanti non ci sono. Stefano Bonaccini, che sta già facendo la fortuna di Maurizio Crozza, è a Bologna.
Elly Schlein, che ha perso il suo zaino, è attesa a Roma, allo spazio Diamante. Il Nazareno è al momento partito vacante. E’ come Roma senza Papa. Sembra un liceo autogestito. Vi diciamo solo che sullo schermo centrale Marcello Mastroianni sta avvinghiando Sofia Loren. E’ un film degli anni Sessanta, fa molto domenica italiana. Giungono testimonianze dai gazebo: “Età media altina, eh”. Bonaccini viene dato per favorito, ma in città, “lo sanno tutti che Schlein vola”. Gli ordini dei caporedattori: “Andate dalla Schlein e portatemi Dario Franceschini”.
Franceschini, l’eterno, l’altro giorno, alla Camera: “Non povso pavrlare”. Ritornando ai fondamentali. All’ingresso del Nazareno, liceo occupato, ci sono due bandiere. Una della pace e una dell’Ucraina (idee chiare, eh). Speculazioni sulla vittoria in sala Sassoli: “Ma se dovesse vincere Bonaccini, le due capogruppo, Serracchiani e Malpezzi, restano?”. Una cronista di agenzia, bravissima, registra che Più Europa ha eletto il suo segretario “in soli tre giorni”. Anvedi. E’ Riccardo Magi.
Tra i big che hanno votato c’è Donatella Rettore. Anche il Nazareno è “splendido splendente”. Non c’è una oliva, un prosecco neppure a parlarne. Ragazzi con dei walkie talkie camminano manco fossero al Just Cavalli. Ma cerchiamo di fare della onesta informazione. Allora. Al momento si registra un boom di ultranovantenni ai seggi. “A piazza Bologna ne hanno contati cinque in una sola ora!” dice il residente di Piazza Bologna, ultraottantenne. Ergo, Bonaccini in pole. Schlein avrebbe già fatto sapere “che la mia corsa non finisce ma semmai inizia da oggi” (lo zaino, sul sedile!).
Come avete capito, non c’è uno straccio di notizia e Goffredo Bettini non risponde al telefono. Andrea Orlando fa sapere di aver votato. Siamo così arrivati a 2500 battute che corrispondono a 40 righe scarse. Lo abbiamo fatto senza Aperol e solo per dimostrare la vita triste del cronista che segue il Pd. Ogni giorno lotta tra la pagina bianca e l’abbiocco. Un giornalista della tv con voce intonata dice al microfono: “Il Pd attende il suo decimo segretario, dal Nazareno con la collaborazione tecnica di…”. Caro segretario, chiunque tu sia, un giorno, ricordati di queste anime che domenica 26 febbraio, con La7 accesa (il film è i Girasoli di Vittorio De Sica) hanno atteso il “decimo segretario” di questo partito, partito che ricorda il titolo di un libro fortunato: “Un giorno questo dolore ti sarà utile”.