Il ballo delle deleghe
Ecco la giunta di Fontana, in Lazio è ancora stallo
Domani mattina la presentazione al Pirellone. Mentre Rocca deve trattare con Lega e FI che frenano: "Non c'è stata alcuna definizione della squadra"
La musica non accenna a fermarsi. Il ballo delle deleghe continua. Non in Lombardia. Attilio Fontana dopo la riunione di due giorni fa a Roma con i coordinatori regionali dei partiti del centrodestra ha annunciato ieri: “È fatta”. Domani mattina la squadra sarà presentata alla stampa al Pirellone. Mentre in Lazio, anche dopo il passaggio del governatore Rocca a palazzo Chigi per parlare direttamente con là premier Giorgia Meloni, si danza ancora. “Non c'è stata alcuna definizione della squadra di governo. Siamo fiduciosi di trovare, nelle prossime ore, il giusto equilibrio insieme al presidente Francesco Rocca”, scrivono in una nota congiunta i coordinatori laziali di Lega e FI Claudio Durigon e Claudio Fazzone per smentire le ipotesi di giunta uscite sulle agenzie.
Ma andiamo con ordine.
In Lombardia l’accordo finale prevede 7 assessorati a FdI, 5 alla Lega, 2 a FI e 2 al presidente. Se il Carroccio può essere soddisfatto (con gli assessorati “presidenziali” pareggi FdI), lo è molto meno FI. La coordinatrice regionale Licia Ronzulli infatti chiedeva un assessorato in più. Dicono i maligni: “Il vero sconfitto è il Cav., non c’è il suo fedelissimo Fabrizio Figini e senza di lui non ci sarà un assessore in rappresentanza della provincia di Monza e Brianza”. Questi i nomi praticamente certi. Marco Alparone di FdI avrà la delega al Bilancio e la vicepresidenza, sempre per FdI ecco Romano La Russa alla Sicurezza, Franco Lucente ai Trasporti, Paolo Franco alla Casa, Barbara Mazzali al Turismo, Alessandro Beduschi all’Agricoltura e Lara Magoni allo Sport o in alternstiva Francesca Caruso alla Cultura. Extra quota, per volontà di Fontana, ovviamente Guido Bertolaso al Welfare e Sanità e Giacomo Cosentino all’Ambiente. Più incerti i nomi leghisti. Dovrebbero essere questi: Claudia Terzi alle Infrastrutture, Elena Lucchini a Famiglia, Alessandro Fermi all'Università, Massimo Sertori agli Enti locali e Guido Guidesi allo Sviluppo economico. A Forza Italia andranno invece le deleghe all’Istruzione, con Simona Tironi, e ai parchi, con Gianluca Giacomazzi. In questo modo entrerà in consiglio il grande escluso, l’ex assessore al Welfare Giulio Gallera.
A complicare l’accordo in Lazio, invece, sono diverse questioni. Da un lato il numero di deleghe (la Lega continua a chiederne tre, o in alternativa due più la presidenza del consiglio), dall’altra il peso delle stesse. Nei toto giunta circolati ieri al Carroccio sarebbero andate le deleghe a Cultura e Turismo, a FI quelle a Istruzione e all’Ambiente, ma senza la partita più pesante, i rifiuti. Tutte le deleghe di peso, dal Bilancio allo Sviluppo economico in mano a esponenti di FdI. Raccontano da Forza Italia: “A un certo punto c’è stata proposta la Casa, ma senza le deleghe per gli enti che gestiscono gli alloggi popolari. Come dire, ti do la macchina ma il motore lo tengo io”. Dallo staff di Rocca comunque filtra fiducia. “Sabato contiamo di presentare la giunta”. Anche perché, sperano in FdI, in Lombardia i meloniani sono stati generosi con la Lega, ora sta al Carroccio ricambiare questa magnanimità.