L'intervista
"Schlein ci segua anche sul no agli inceneritori". Parla la grillina Della Casa
La fedelissima di Virginia Raggi e capogruppo del M5s in Regione Lazio invita la neosegretaria dem a cambiare linea sui rifiuti: "Il termovalorizzatore di Gualtieri è contro l'ambiente"
“Schlein ci sta seguendo su molte cose mi auguro onestamente che faccia lo stesso anche sull’inceneritorei”. Roberta Della Casa, ex assessore del IV Municipio a Roma, fedelissima di Virginia Raggi e nuova capo gruppo del M5s in Regione Lazio fa un invito esplicito alla neosegretaria del Pd a cambiare linea sul termovalorizzatore che il sindaco dem della capitale Roberto Gualtieri vuole costruire. Più in generale chiede alla neosegretaria di cambiare la linea del suo nuovo Pd sul tema dei rifiuti e del loro smaltimento. “Mi piacerebbe se il Pd dicesse no agli inceneritori non solo a Roma e nel Lazio ma in tutta Italia, d’altronde non lo diciamo noi del M5s che sono impianti inquinanti e obsoleti, lo dice l’Europa, sarebbe sicuramente un bel passo”. Insomma per tornare a parlare con i dem si riparte dall’impianto che ha impedito l’alleanza elettorale in Lazio. “Quello immaginato da Gualtieri – dice Della Casa – è un impianto dannoso dal punto di vista ambientale, da quello della salute pubblica, inoltre è di vecchia generazione, enorme, e inefficiente anche dal punto di vista economico. Se il Pd facesse un passo indietro potremmo riprendere a parlare almeno sull’ambiente. Aspettiamo di capire quale sarà la direzione della nuova segretaria, chi è dalla parte dell’ambiente non può sostenere un impianto del genere”.
Sull’argomento Schlein, non ha ancoro speso parole chiare. Tra coloro che l’hanno appoggiata non mancano le posizione ambigue. Intervistata a Che tempo che fa da Fabio Fazio Schlein si è limitata a dire a proposito dell’impianto romano: “Ne parleremo con i nostri amministratori locali”. Quel che è certo comunque è che con la sua vittoria grillini e Pd si riavvicinano almeno sui temi. A partire dal salario minimo, cavallo di battaglia di Giuseppe Conte, che oggi teme di vedersi sottrarre sotto il naso tutto il sudato armamentario di sinistra coltivato in questi mesi. C’è un po’ di gelosia insomma, si rivendica la paternità delle proposte “Il salario minimo è mio!”. “Nessuna gelosia, anzi”, dice Della Casa. “La Schlein finalmente riposiziona il Pd veramente a sinistra, riportando in auge dei temi importanti, non solo il salario minimo, su cui il M5s sta lavorando da tempo. Questo è un bene, come d’altronde è un cambiamento positivo vedere finalmente a guidare il partito una giovane donna. Propone argomenti che ci riavvicinano, ma per capire se ci sarà di nuovo convergenza, come insegna la storia del termovalorizzatore, dobbiamo capire cosa farà in concreto. Su alcuni temi noi non scendiamo a compromessi, l’ambiente è una delle cinque stelle da sempre, non cambiamo idea su questo”.
In Regione intanto la situazione pare complicata. Il capogruppo dei dem che dovrebbe trattare con Della Casa eventuali comuni battaglie , è Mario Ciarla, fedelissimo di Roberto Gualtieri, sostenuto dal sindaco e dalla giunta in campagna elettorale anche con lo scopo di tutelare gli interessi della capitale in Regione. Della Casa lo sa e infatti spiega: “Per eventuali convergenze con il Pd è tutto ancora molto prematuro, adesso noi facciamo opposizione come M5s, è chiaro che in parlamento come in Regione un’opposizione compatta su determinati temi può essere più incisiva. Spero che con Schlein le cose cambino, ma ascoltando i primi interventi dei colleghi del Pd in aula la vedo molto complicata, sull’inceneritore non c’è stato alcun passo indietro e noi su questo non indietreggeremo mai”.