la diretta della discussione

Meloni alla Camera: "Dall'opposizione falsità sui migranti. Mancate di rispetto all'Italia"

La premier torna in Aula dopo l'informativa di ieri a Palazzo Madama sul Consiglio europeo: giovedì sarà a Bruxelles per incontrare gli altri capi di stato e di governo. A Montecitorio il confronto con Schlein e Conte

L'appuntamento è alle 9,30 alla Camera. Giorgia Meloni ha depositato la sua informativa in vista del Consiglio europeo che si tiene da domani a Bruxelles e ascolta la discussione tra i banchi di Montecitorio prima di intervenire per la replica. Assenti tra i banchi del governo in aula i ministri leghisti: un segnale probabilmente legato al dossier nomine. 

I temi oggetto dell'informativa, come già anticipato ieri nell'intervento della premier in Senato, sono le politiche migratorie dopo i fatti di Cutro, il sostegno militare all'Ucraina e la revisione del patto di stabilità. Il governo spera di ottenere aiuti concreti per fermare le partenze dai paesi africani e, per quanto riguarda le questioni economiche, maggiore flessibilità. In cambio Meloni tiene il punto sulla necessità di sostenere anche con le armi Kyiv, nonostante i suoi alleati di governo (ieri il leghista Massimiliano Romeo ha espresso più di un dubbio sugli aiuti militari). Oggi però i protagonisti dell'Aula sono i leader delle opposizioni: i deputati Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, e Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, che potrebbero intervenire per le dichiarazioni di voto. I loro interventi dovrebbero confermare le due diverse linee proprio sul tema degli aiuti militari, con il M5s che preme per il disarmo e il Pd favorevole ad armare la resistenza ucraina. 



Migranti, Meloni: "Dall'opposizione falsità. Mancate di rispetto all'Italia"
 

 "Ho sentito una grande quantità di cose false, la considero una buona notizia, perché quando si ha bisogno di dire cose non vere non si ha molto da dire su quello che è vero", ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua replica dopo gli interventi critici dei partiti di opposizione, in particolare rispetto alla gestione migratoria del governo. Sulla tragedia di Cutro: "Il governo non ha mai negato la segnalazione di Frontex, abbiamo sempre detto che era una segnalazione di polizia: era la segnalazione della presenza di una nave ma non della situazione di difficoltà della nave. Evidentemente è la vostra versione che non torna, non la nostra...”. 

Dall’inizio del mio mandato abbiamo salvato 36.500 persone, siamo stati lasciati soli. State calunniando lo stato italiano, le forze dell’ordine. Volete dire che ci sono uomini che non salverebbero bambini perché glielo dice il governo? E’ una mancanza di rispetto”, ha proseguito la premier. "L’unico modo per evitare che si ripetano le tragedie è fermare le partenze illegali. Questo è quello che il governo sta cercando di fare con un piano articolato". Provvedimenti che Meloni porterà sul tavolo di Bruxelles. La premier ha sottolineato anche l'"atteggiamento predatorio" con cui alcuni paesi si muovono in Africa, aggravando i fattori che causano la partenza dei migranti. 

"Il regolamento di Dublino va rivisto, ma non è una soluzione per l'Italia", in quanto "la maggior parte di chi arriva da noi non ha diritto alla protezione", ha spiegato Meloni in un altro passaggio, prima di sollecitare l'intervento del FMI sulla Tunisia per evitare "un default finanziario che compoterebbe una migrazione di centinaia di migliaia di persone". "Ho parlato di questo ieri con Ursula von del Leyen", dice ancora. Sul blocco navale "non ho cambiato idea, lavoro per una missione europea che blocchi le partenze in accordo con le autorità nord africane, portando cooperazione allo sviluppo, investimenti, lavoro, formazione".

 

Energia e ambiente, Meloni: "Elettrico? Passare da dipenzenza russa a cinese non è una soluzione. Il Superbonus ha creato un buco di 40 miliardi"
 

"Collega Bonelli. Non ho prosciugato io l’Adige, non sono Mosè", ha detto Meloni rispondendo in particolare all'intervento del leader dei Verdi. "E’ il frutto di quello che non è stato fatto negli anni.  Siamo d’accordo che ci sia un problema e che va affrontato. Siamo d’accordo con gli obiettivi europei sulla transizione verde. Su cosa non siamo d’accordo? Se l’Europa deve anche dirci con quali strumenti raggiungere gli obiettivi. Noi vogliamo stabilire una diversifiazione tecnologica che non distrugga il nostro settore produttivo. L’elettrico non è la panacea di tutti i male. Perché produce devastazione dell’ambiente”, ha aggiunto la premier riferendosi al come vengono recuperate e lavorate le materie prime necessarie all’elettrico, al ruolo della Cina. "Dobbiamo intenstarci la sfida sui bio carburanti, perché siamo avanguardia nel settore. Passare dalla dipenzenza russa a quella cinese non è una soluzione intelligente".

Meloni ha poi aggiunto in riferimento al Superbonus: "Dite che noi siamo 'il governo dell'austerità' anche se io sono molto distante dall'austerità ma se questo significa mettere delle pezze a un provvedimento che ha creato un buco da 40 miliardi per non efficientare davvero gli edifici e ristrutturare per lo più seconde case creando un debito di 2000 euro a persona, allora sì, io sono a favore dell'austerità".

 

Mes, Meloni: "E' uno strumento, non può essere un totem"

"Il Mes è uno strumento non è un totem. Come tutti gli strumenti, si valuta in base a utilità ed efficacia", ha detto Meloni in risposta a chi chiedeva di ratificare il meccanismo di stabilità. "Bisogna modificarlo", ha proseguito, confermando l'intenzione di non approvare la misura così com'è concepita oggi.

 

Ucraina, Meloni: "Il M5s ci dice fermatevi. Penso lo debba dire a Putin. Pensiate che a qualcuno piaccia la guerra?"
 

“Il M5s ci dice fermatevi. Penso lo debba dire a Putin. Mi fa specie che lo dicano a noi, perchè sono parole che tradiscono una posizione", ha risposto la premier all'intervento e alla posizione grillina sulla guerra in Ucraina. Se noi ci fermiamo, noi consentiamo l’invasione dell’Ucraina. Le cose vanno chiamate per nome. Io non sono ipocrita. Pensate che a qualcuno piaccia la guerra? Mi si può dire quali sono le condizioni, concretamente, per aprire le trattative? Altrimenti è propaganda sulla pelle degli ucraini ed è irresponsabile".