Il commento
Salvini va da Vespa con il micro-ponte. Ma come gli è venuto in mente?
Con il plastico del più famoso progetto mai realizzato per lo Stretto di Messina il vicepremier va nello studio di Rai1: sembra Berlusconi ventidue anni fa e se lo vede il telespettatore medio italiano inizia a toccare ferro
Mercoledì sera, da Bruno Vespa, Matteo Salvini ha mostrato “in esclusiva” il plastico del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo stesso plastico che Silvio Berlusconi portò, sempre a Vespa, ventidue anni fa. Negli ultimi decenni il ponte in miniatura, l’unico che in effetti sia mai stato costruito, era rimasto in un corridoio del ministero dei Trasporti. Finché il ministro non lo ha fatto riesumare. E da allora pare che lo propini a tutti. In pratica, se entri al ministero, Salvini ti acchiappa e ti fa vedere il micro-ponte.
Ovviamente è bellissimo. Finirà sul suo comò, come una statuetta gentile. C’è chi in camera da letto tiene i pastorelli di terracotta, chi gli angioletti di porcellana, e chi come Salvini ci tiene un Ponte sullo Stretto. Con scritto sotto, ovviamente: “Bacioni da Messina”. Tuttavia l’altra sera, su Rai 1, la sensazione di déjà vu era perturbante. Quando infatti il telespettatore italiano medio vede uno che si presenta con un plastico in prima serata ecco che inizia a toccare ferro.
I rugginosi circuiti mnemonici non riportano soltanto a Berlusconi (“entro cinque anni Sicilia e Calabria saranno unite”). Ma pure al modellino della casetta di Cogne, ad Avetrana, alla Costa Concordia affondata e a Danilo Toninelli in posa stolida davanti al plastico del Ponte Morandi di Genova (quello crollato). Come gli è venuto in mente a Salvini di portare un plastico da Vespa? Lo sa Iddio.
Il ministro che in testa ha sempre avuto tutto, cappellini, capelli e gel, tranne un pensiero, può ora avere dimenticato ciò che tutti ricordano? A fine serata ha detto così: “Oltre al Ponte sullo Stretto, stiamo investendo su strade, ferrovie, dighe, porti e aeroporti in Sicilia, Calabria e in tutto il sud per rafforzare le infrastrutture e connessioni dentro e fuori il paese”. Insomma era una gag. Salvini, al quale non gliela si fa, stava imitando Antonio Albanese: “Costruiremo un ponte di pilu, con otto corsie di pilu e una di peluche per gli amici! E se il ponte non basterà, costruiremo anche un tunnel perché un buco mette sempre allegria”.