Paolo Barelli (Ansa)

l'intervista

Parla Barelli, neocapogruppo di Forza Italia alla Camera: “Sembravamo all'opposizione, ora si cambia”

Simone Canettieri

"Prima stavamo al governo, ma anche all’opposizione, con un atteggiamento poco consono alla maggioranza. In Europa i Popolari e i Conservatori hanno un percorso da fare insieme", ci dice il sostituto di Cattaneo, eletto senza voti contrari

“Sono l’usato garantito”. Paolo Barelli è stato appena eletto capogruppo di Forza Italia per acclamazione. L’assemblea azzurra è andata liscia: lo aveva indicato Silvio Berlusconi nel fine settimana e nessuno si è permesso di votare contro. Le uniche note di cronaca da registrare arrivano dagli interventi di Alessandro Cattaneo, capogruppo giubilato in quanto troppo vicino a Licia Ronzulli, e da Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera. Il primo ha rivendicato di essere stato sempre dalla stessa parte, il secondo ha detto che finora Forza Italia ha mantenuto la sua dipendenza nella lealtà al governo. Fine delle emozioni.

  

Ecco Barelli: “Perché sono stato eletto capogruppo? Perché forse, ma questo può dirlo lei, prima avevamo un atteggiamento poco consono alla maggioranza”. Interessante, prosegua. “Pur esprimendo il vicepremier, sembravamo stare all’opposizione più per fatto personale che di merito”. È un’accusa alla passata gestione Cattaneo-Ronzulli? “Bastava leggere i giornali”. La premier plaude alla svolta? “Non so se Meloni sarà stata contenta. Di sicuro come Forza Italia saremo leali, mantenendo i nostri principi”. È scoccata la scintilla fra voi e Fratelli d’Italia? “In Europa stiamo dimostrando che noi Popolari e i Conservatori abbiamo un percorso da fare insieme pur partendo da due posizioni diverse, noi in maggioranza, loro all’opposizione. Ma Giorgia, grazie anche a un vecchio democristiano come Fitto ha capito che un dialogo può essere possibile soprattutto vista la posizione della Lega di Salvini che sta all’opposizione dell’opposizione in Europa”.

 

Obiettivo Europee 2024? “Non ci sarà una lista unitaria, ma vogliamo governare insieme la Commissione, come ha detto poco fa Antonio Tajani durante la nostra assemblea”. E Cattaneo? “Ha tenuto un buon discorso di commiato, si occuperà dell’organizzazione del partito”. Ma secondo lei salterà anche Licia Ronzulli come capogruppo in Senato? “Vedremo come si adeguerà a questo nuovo corso, ma è una donna intelligente. Dunque non credo”.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.