Elezioni regionali
In Fvg Fedriga è il vincitore annunciato. Ma la vera sfida è l'equilibrio nel centrodestra
Pd e M5s insieme con l'imprenditore Moretuzzo, ma i sondaggi non lasciano molte speranze. Il governatore leghista intravede la riconferma e si presenta con una sua lista, come fu per Zaia nel 2020. Mentre FdI cerca di staccare la Lega
La sfida per le Regionali in Friuli Venezia Giulia, in programma fra domenica e lunedì prossimi, ha già un vincitore annunciato, tanto nei sondaggi quanto nell’aria che si respira nell’opinione pubblica, ed è l’attuale presidente Massimiliano Fedriga, diventato negli ultimi anni uno dei volti più conosciuti della Lega “dei territori” che vedrebbe così riconfermato il suo mandato per altri cinque anni. Il tentativo di scardinare Fedriga da parte del centrosinistra è affidato a Massimo Moretuzzo, imprenditore e segretario regionale di Patto per le Autonomie, sostenuto dal Pd e dal Movimento 5 stelle. Mentre la “terza via” di Azione-Italia viva e +Europa vede in campo Alessandro Maran, già deputato e senatore per quattro legislature.
Se le probabilità di insidiare il primato del centrodestra in Fvg appaiono al momento molto basse, non per questo le elezioni mancano di fascino: soprattutto se si guarda alle ricadute a livello nazionale. A conferma di ciò, basti osservare l’agenda dei prossimi giorni: oggi la neosegretaria del Pd Elly Schlein è attesa prima a Trieste, poi a Udine. Domani sarà il turno di Giuseppe Conte nel capoluogo giuliano. E sempre domani a Udine si riuniranno attorno a Fedriga la premier Giorgia Meloni, il leader della Lega Matteo Salvini e il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani.
Proprio all’interno del centrodestra infatti, si giocherà probabilmente la partita più interessante. L’incognita dell’equilibrio fra i diversi partiti è accentuata dalla presenza di una lista autonoma di Fedriga, come fu a suo tempo per Luca Zaia in Veneto. Come andò a finire quella volta è cosa nota: la lista del governatore leghista triplicò i consensi del Carroccio e quadruplicò quelli di Fratelli d’Italia. Dal lontano 2020 ne è passata di acqua sotto i ponti, ma la sostanza resta la stessa. Il nuovo vero banco di prova sarà se, e di quanto, il partito di Giorgia Meloni sarà capace di cannibalizzare i consensi della Lega e di Forza Italia. Confermando, nell’eventualità di un risultato eclatante, una tendenza già molto evidente alle ultime politiche: a settembre, in Fvg Fratelli d’Italia arrivò al 31 per cento, staccando la Lega di oltre venti punti.
“Elly Schlein è una novità che non mi preoccupa, non penso che le elezioni regionali possano essere condizionate dalla sua discesa in campo”, ha tranquillizzato Fedriga in un'intervista alla Stampa. Da piazza della Borsa questo pomeriggio la segretaria dem potrà rispondergli. E mentre si moltiplicano le voci e le scommesse – l’ultima arrivata è quella di Salvini che pronostica una vittoria “con almeno il doppio dei voti dei competitor di sinistra” – la regione attende un esito già scritto, ma non per questo prevedibile nelle sue conseguenze.