a Torino
L'ex capo gabinetto di Emiliano condannato per finanziamento illecito. Assolto il governatore
La vicenda risale alle primarie Pd del 2017. Per Claudio Stefanazzi, oggi deputato dem, la condanna a quattro mesi. "Spero si interrompa il circuito della macchina del fango nei confronti di Emiliano", dice l'avvocato
“Spero si interrompa il circuito della macchina del fango nei confronti di Emiliano, che per lunghi cinque anni, sia pure non lamentandosi mai, ha sopportato di tutto e di più per una vicenda per la quale adesso anche processualmente ha chiarito che non ha alcun tipo di responsabilità”: il legale del governatore della Puglia, Gaetano Sassanelli, dopo l’assoluzione sancita dal Tribunale di Torino, ha attaccato la vulgata giustizialista che ha accompagnato l’inchiesta e il processo per finanziamento illecito – ai tempi delle primarie del Pd 2017 vinte da Matteo Renzi – nel quale è incappato Michele Emiliano.
Il pubblico ministero aveva chiesto per il politico dem la condanna a un anno di reclusione, il giudice Alessandra Salvadori ha pronunciato una assoluzione perché “non ha commesso il fatto”. Dopo la lettura del dispositivo, le motivazioni saranno depositate tra novanta giorni. Non ha avuto invece lo stesso esito la vicenda processuale che nel procedimento piemontese ha riguardato Claudio Stefanazzi, avvocato salentino, già capo di gabinetto di Emiliano, ora consigliere dell’emiro e deputato del Pd: per lui una condanna a quattro mesi insieme all’imprenditore Vito Ladisa più una pena pecuniaria di 20 mila euro, previo riconoscimento delle attenuanti generiche.
Assolto anche l’imprenditore Giacomo Mescia (chiamato in causa per un versamento di circa 24 mila euro alla Eggers, la società torinese che curava la campagna elettorale di Emiliano) e lo stesso Stefanazzi da un altro capo d’imputazione. Previsto un supplemento di indagine su altre persone eventualmente coinvolte nella vicenda del finanziamento illecito. “Com'è d'obbligo in Italia – ha commentato ancora il legale di Emiliano, Gaetano Sassanelli – nessuno risponderà di questi anni di informazione avvelenata, nonostante si siano rivoltati come un calzino la vita, i rapporti, gli affetti e l'intera esistenza del presidente”. Il legale è feroce contro chi ha fatto partire l’inchiesta con un esposto anonimo: “Evidentemente si pensava che lo squallido e incostituzionale strumento dell’anonimo potesse essere usato per scardinare l’immagine del governatore”.
Il deputato dem Claudio Stefanazzi, appresa “con costernazione e sorpresa della decisione del Tribunale di Torino”, ha annunciato di “rinunciare alla prescrizione, che avverrebbe tra circa un anno, al fine di far prevalere l'assoluta estraneità ai fatti contestati fino alla Suprema Corte di Cassazione, estraneità ampiamente provata documentalmente”.
L’assoluzione per Big Mike giunge in un momento cruciale del suo percorso politico, alla fine del secondo mandato alla regione (nel 2025). Al momento è in corso il ballottaggio con il sindaco di Bari Antonio Decaro per una possibile candidatura nelle liste del Pd alle prossime Europee, nel 2024.