Il caso

Schlein ferma i suoi: “Niente polemiche sull'alluvione in Emilia-Romagna”

Gianluca De Rosa

Ieri mattina la riunione d'urgenza della segreteria per dettare la linea: cooperazione con il governo e nessuna polemica. Si attende Bonaccini commissario

Alla prova della realtà, della pioggia, delle strade che franano, dei morti e degli sfollati, Elly Schlein oscilla. Poi, però, sceglie la linea della responsabilità. In questi giorni da destra c’è chi l’ha attaccata con forza. Dicono che la Regione Emilia-Romagna, di cui la segretaria era vicepresidente, non ha speso i fondi stanziati dallo stato contro il dissesto idrogeologico. Libero, il giornale che forse meno piace ai dem, titola: “Sott’acqua il modello Pd. Inutilizzati i fondi”. “Tutte falsità”, borbottano i parlamentari che sono più vicini alla segretaria. Ma devono farlo sottovoce. Comunicati stampa strappati, dichiarazioni velenose strozzate in gola. Alla segreteria riunita d’urgenza alle otto di mattina, dopo l’illustrazione da parte degli emiliani Igor Taruffi e Davide Baruffi della situazione, Schlein detta questa linea: nessuna polemica, nessuna dichiarazione fuori posto, adesso serve cooperare con il governo sull’emergenza. Concetto ribadito poco più tardi durante le riunioni con i gruppi parlamentari. “Il governo vari al più presto un decreto urgente, noi lo sosterremo”, recita la nota ufficiale dem.

 

L’ordine di scuderia se lo perde solo Annalisa Corrado, l’ingegnera anti termovalorizzatore che Schlein ha voluto come responsabile Ambiente della sua segreteria. Su Twitter attacca: “Abbiate la decenza di tacere. Voi che ci chiamate ‘gretini’ e che usate ‘Cassandra’ come un insulto, voi che ci avete sempre detto che le emergenze sono altre, che siamo velleitari e poco pragmatici, dall’alto delle vostre competenze dell’auto-proclamata università dell’arroganza… Ecco”. Ma è solo un’eccezione, eccellente, ma unica.
Un’ora e mezzo dopo d’altronde, sono le nove e trenta, Schlein insieme agli altri parlamentari dell’Emilia-Romagna di tutti i gruppi (per FdI c’è il capogruppo al Senato Tommaso Foti, per il M5s Federico Cafiero De Raho) sente il governatore e presidente del Pd Stefano Bonaccini. Un incontro per aggiornare deputati e senatori sulla situazione e per illustrare i provvedimenti urgenti che serviranno per affrontare l’emergenza. “C’è stato un assoluto clima di unità, il governo sta collaborando seriamente con la Regione”, spiega Andrea De Maria, deputato del Pd, fedelissimo di Bonaccini, sua moglie Irene Priolo, vicepresidente e assessore alla Protezione civile della giunta emiliana è sul fronte dell’emergenza.


La richiesta ribadita a Repubblica da Schlein nel pomeriggio è questa: “E’ un momento in cui serve unità e coesione nazionale, noi siamo disponibili a collaborare, chiediamo al governo di coinvolgerci per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a intervenire”. Non significa soltanto “aver raccolto la disponibilità di tantissimi volontari e militanti per dare concretamente una mano attraverso la Protezione civile”, né l’impegno dei gruppi parlamentari a contribuire alla raccolta fondi della Regione per affrontare l’emergenza, ma anche e soprattutto che si dà per scontata la nomina di Bonaccini come commissario all’emergenza (e qualcuno, disubbidendo alle indicazioni della segretaria, fa notare “l’efficienza con cui si è subito mosso Stefano rispetto al governatore di FdI delle Marche Francesco Acquaroli”). “E’ normale che il governatore faccia il commissario”, ripetono tutti nel Pd. Il provvedimento dovrebbe arrivare durante il Consiglio dei ministri anticipato dal governo a martedì insieme ai primi ristori e al primo pacchetto di sgravi fiscali.

 

Schlein intanto potrebbe andare in Emilia-Romagna. Anche lei come il sottosegretario ai Trasporti di FdI Galeazzo Bignami a scavare tra il fango? “Stiamo ancora cercando di capire”, spiegano dal suo staff. Intanto Andrea Gnassi, l’ex sindaco di Rimini, Ouidad Bakkali, ex assessora a Ravenna,  i romagnoli della pattuglia dem alle Camere, sono già sui luoghi dell’emergenza. E nelle prossime ore andranno lì anche De Maria e l’ex sindaco di Bologna Virginio Merola.