il saluto ai parlamentari

Un Grillo a Roma (ma non se ne accorge nessuno). Come sono lontani i tempi dell'Hotel Forum

Ruggiero Montenegro

Un po' come il Marziano di Flaiano. Il ritorno nella Capitale del fondatore M5s non desta più la curiosità di una volta, all'incontro di ieri niente ressa di cronisti nè telecamere. Presente anche Conte. Il comico: "Ci saranno novità". Ma dell'appuntamento non c'è traccia sui social grillini

Come sono lontani i tempi dell'Hotel Forum. La parabola, in fondo, è un po' quella descritta da Ennio Flaiano. Anche la città è la stessa, il Marziano però si chiama Beppe Grillo. E proprio come quell'alieno ha smesso di fare notizia. Certo, il Kunt che proveniva da Marte non si era messo in testa di fondare una religione, e nemmeno si faceva chiamare l'"Elevato". Ma la ressa e la calca, i cronisti disposti a farsi maltrattare pur di ottenere una battuta buona per un mezzo titolo non ci sono più. La curiosità è passata. D'altra parte, ormai i pentastellati son quelli che sono. 

 

E allora, ad accompagnare il ritorno a Roma del fondatore dei 5 stelle - l'incontro con i parlamentari  - solo un'agenzia battuta a tarda sera, qualche trafiletto sui giornali di oggi. Segno dei tempi che cambiano, delle 5 stelle che si eclissano dietro una pochette e di un protagonismo che ormai non appartiene più a Beppe Grillo, alle prese con la sua Chiesa dell'Altrove, con il suo tour a teatro - "Io sono il peggiore" - in giro per l'Italia. La politica insomma sembra non essere più il suo genere. Eppure ci sono stati momenti in cui l'Hotel Forum, quell'antico palazzo del XVIII secolo a due passi dal Foro romano, che Grillo aveva eletto a quartier generale durante la sue visite romane, ha rappresentato un elemento focale della politica italiana. Perché da lì passavano scelte e riunioni fondamentali, come quelle che hanno preceduto le consultazioni al Quirinale per la formazione del governo nel 2013 o la scelta di Virginia Raggi candidata sindaca a Roma. Era una fase in cui la presenza di Grillo nella Capitale scandiva passaggi decisivi, per il Movimento e per la politica italiana. 

 

Ieri invece in via di Campo Marzio, nella sede dei grillini, il trambusto dei cronisti e delle telecamere non s'è visto. "E' il solito Grillo, incontenibile e proiettato al domani", ha raccontato uno dei partecipanti. Uno dei "Parlamentari fantastici", come li ha definiti lo stesso Grillo ieri sera, annunciando pure che "ci saranno delle novità”. Eppure di questo appuntamento non c'è traccia neppure sui social del Movimento, sebbene vi abbia partecipato pure il capo politico Giuseppe Conte (che avrebbe anche pranzato con il fondatore) e i capigruppo di Camera e Senato, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli.

 

Al centro del vertice, pare, la politica estera e le riforme costituzionali. Ma anche l'intelligenza artificiale E poi la spinosa questione delle restituzioni di denaro e il risultato deludente delle amministrative, i ballottaggi di domenica, con il Garante che vorrebbe stringere con il Pd laddove possibile. Una tesi che non convince Conte, così come resta aperta la discussone sul terzo mandato in vista delle Europee del 2024. Ma "di questo, come di altre questioni politiche, Grillo e l'ex premier parlano costantemente", assicura un altro parlamentare presente, aggiungendo che "il saluto a deputati e senatori non è il momento della programmazione politica". Quello semmai arriverà più avanti, religione permettendo. Intanto Kunt torna a Genova

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