Viale Mazzini
L'incredibile Marinella Soldi. Ritratto della presidente invisibile della Rai
Nominata da Draghi, avversata dalla Lega e da Mrs, da Mtv a Discovery sempre cavalcando la questione di genere. Ha votato no alle nomine per una questione di genere, ma su Fazio ha dichiarato "Scelta libera"
Marinella Soldi, “ah”. E’ la presidente Rai esclamazione, la nuvola che non si afferra. Parlarne male è impossibile, parlarne bene pure. Non dire nulla è stato il suo metodo. Chi ne parla male rischia dieci anni di pena, per abuso di penna “maschia”, chi ne parla bene riceverà invece un selfie Soldi: “Sorridete”. Dagospia ha un armadio di sue foto. Fuortes non presentava i palinsesti? E Lei? Silenzio. Fazio lasciava la Rai? E Lei? “Scelta libera”. Annunziata veniva attaccata? E Soldi che c’entrava? Ieri, in cda, ha votato “no” alle nuove nomine Rai per il mancato rispetto della questione di genere. E’ infatti il rosa il suo superpotere, la quota dell’incredibile Soldi, la presidente invisibile.
Se la Rai fosse un fumetto, e non un film di Dario Argento, Soldi sarebbe Violetta Parr, la figlia degli Incredibili (i supereroi della Pixar in pensione). Di Violetta Parr, Soldi, ha le stesse qualità. Sua è la capacità di sparire, sua è la capacità di mimetizzarsi. Anche da presidente in Rai, prima di ieri, prima di diventare il nuovo caso Fuortes per il governo, Soldi preferiva l’altrove. Preferiva stare a Milano anziché a Roma. Nasce a Figline Valdarno, ma studia in Inghilterra. L’inglese è impeccabile, ma è l’inglese dell’esecuzione, quello del “ordine, esecuzione, premio”. Brava! Un nuovo cda per te. Inizia a lavorare nelle società di consulenza (McKinsey & Company) e scala... Chi ha lavorato con Soldi la loda per la sua incredibile abilità (e torna ancora questo aggettivo) nel non sporcarsi mai il vestito. Nessuno schizzo neppure in Rai, l’Italia palude. Diventa presidente Rai per un “preferirei di no”. E’ stata manager di Mtv, direttore generale, dal 1995 al 2000, successivamente ad di Discovery, la tv “quarto polo” che adesso, destino vuole, dopo l’uscita di Fabio Fazio dalla Rai, lo diventa davvero. Quando Mario Draghi è chiamato a scegliere i nuovi vertici Rai, si racconta che avrebbe preferito indicare Soldi ad e Fuortes presidente. Ma Soldi, che di aziende e di conti ne ha visti, comprende che è meglio stare defilati. Meglio il ruolo da presidente. Chilogrammi di dichiarazioni sulle quote rosa, (“io parlo di merito”) premi letterari a cui presenziare. Soldi riesce così a farsi dimenticare ed è il vero privilegio di questi tempi, quello che chiedeva Gadda: “Per favore, mi lasci nell’ombra”. Prima di essere nominata in Rai, è stata anche presidente non esecutivo di Vodafone Italia, ma riesce anche a sedersi nei cda di Ariston Holding N. V., Angelini Hive. e Nexi, Ferragamo, Italimmobiliare. In Italia bastano tre articoli di fila, un “uh, quanto è brava”, e quasi si diventa capitani d’industria. Alla Stampa, Soldi ha raccontato di “essere un amante della corsa”, e che il suo motto è ‘tutto sembra impossibile finché non lo fai”. Musica ascoltata David Bowie, ma l’insegnamento, sempre virgolettati suoi, è “segui il tuo cuore”.
Soldi, seguendo il cuore, ha lasciato Discovery ma a Discovery raccontano che la sua uscita sia stata facilitata dal nuovo board. Negli anni della rottamazione renziana, quella di Baricco, delle vespe Piaggio cromate (confessati quarantenne, quante volte lo hai fatto? Quante volte sei andato alla Leopolda?) Soldi si avvicina a Renzi, salvo poi prenderne le distanze. Sul sito di Repubblica viene conservata la sua secca smentita. Argomento? La negoziazione dei diritti del documentario di Renzi, da parte di Discovery, che, scrive Soldi, “è estranea alla mia persona, in quanto verificatesi successivamente alla mia uscita”. Il M5s si oppose alla sua nomina, come la Lega, la stessa che oggi chiede a Soldi di dimettersi. Il suo posto sarebbe preso da Simona Agnes e permettere la nomina di un nuovo membro di area centrodestra nel cda Rai. Era stata Soldi a dichiarare, a Prima Comunicazione, che Renzi la voleva già presidente Rai, nel 2015, al posto di Antonio Campo Dall’Orto, altro manager generazione Mtv. Chi non apprezza Soldi custodisce come antiquario l’articolo dei “maschiacci” di Libero. Titolo: “La presidente Rai vende giochi erotici” (sarebbe piccola azionista di Mysecretcase, produttrice del moderno vibratore wireless). In questi ultimi mesi di Rai, mesi da Argentina, tipo corralito, Soldi ha provato in tutti i modi a farsi ricevere da Meloni e dal Mef , consapevole che il nuovo governo non si riconosceva né in Fuortes, ma neppure in lei.
Purtroppo, se si scrive che Soldi ha ritrovato coraggio, ora che il governo vuole le sue dimissioni, si rischia, come premesso, di passare per luridi e pelosi uomini. Qui si è manager senza distinzioni solo quando c’è da essere lodati, ma si è donne, discriminate, quando c’è invece da rifilare un bel calcione (e si intende mostrare carattere) che non si è rifilato. Soldi avrebbe potuto, e davvero, aprire le finestre della Rai, denunciare la paralisi, lo stato dei conti, i pericoli. Non lo ha fatto. Presidente quota rosa, ma in carrozza silenzio.