Viale Mazzini
Rai Fiume, il Cda si spacca ma le nomine passano. Annunziata lascia. Anche Augias in fuga
L'asse Fdi-M5s permette di nominare Chiocci al Tg1, la presidente Rai Soldi vota no. Ma è già fuga dalla nuova Rai. Da Annunziata ad Augias. In forse anche Gramellini
Rai Fiume, la creatura è nata. Chiocci al Tg1, Corsini agli approfondimenti, Mellone al Day Time, Petrecca a Rai news. Questi sono i fiocchi Rai di Giorgia Meloni. Il parto è stato complesso. In cda, la presidente Rai, Marinella Soldi, ha votato “no” alle nomine dei nuovi direttori insieme a Bria (Pd) e Laganà (quota Rai). L’ad Roberto Sergio, con il suo forcipe, con la collaborazione (i voti) di De Biasio (Lega) Agnes (Fi) e l’’astensione di De Majo (M5s) ce l’ha fatta ugualmente: “E’ nata, è nata”. Lucia Annunziata, dal dolore, ha lasciato la Rai, intonando la canzone di Liberato: “A Rai, tene nuovo padrone. E cuieta, Lucia non se fida ‘e stà”. La Talpa d’Italia, il giornalista Rai di FdI, dice: “Lucia, ma vattenne. Arriva Monica Maggioni, ueueue. Lunedì, pure Augias forse ci saluta. Triplete con Fazio”. A Viale Mazzini, si sta scolando, per festeggiare, una bottiglia di vino Gaja. Si è versato tutto il fiasco, sulla camicia, e ora fischia: “Rai è O sole mio”.
Il travaglio è cominciato la notte del 24 maggio. A Rai Fiume si erano infatti rotte le acque. L’ad Sergio e Giampaolo Rossi (Gp) rassicuravano Chiocci, futuro direttore del Tg1: “Tranquillo. La primaria Soldi voterà a tuo favore”. Chiocci sentiva fumo di complicazioni. E faceva bene. All’alba, la presidente-primaria Soldi si presentava in sala operatoria dicendo: “Io non posso fare nascere Rai Fiume”. Faceva notare che questa Rai Fiume è un manipolo inverecondo di uomini, tipo spogliatoio di rugby. Tutti maschi e sudati. Lo scorso giro, quando Soldi ha approvato le nomine di Fuortes, c’erano in pratica gli stessi maschi, ma la differenza, è che forse si erano fatti la doccia. Vai a capire. La Talpa d’Italia, che, dopo l’uscita di Annunziata dalla Rai, parla napoletano, in suo onore, è sbottato. “Soldi, è core ngrato”. Sarà il nuovo caso Fuortes. Il Pd, nella notte di mercoledì, ne ha fatte di ogni. Si opponeva al diritto alla vita di Rai Fiume. Base riformista, corrente del Pd, si lamentava che questo parto era in realtà clandestino e che fosse stato favorito da Ciccioboccia, il delegato di Schlein per le questioni Rai. Stava precipitando tutto. Ma a quel punto chi arriva? Giuseppe Conte-Ettore Bernabei. Ha afferrato il monopattino di Rocco Casalino, e, di corsa, ha trasportato il consigliere Rai, Di Majo, al Policlinico Mazzini: “Caro Ale, la nostra posizione è l’astensione”. Rai Fiume nasce grazie a questo sacrificio ricompensato al M5s (Carboni a Rai Parlamento, Sala a Radio 2, Di Maio, un altro, al genere fiction). La Talpa dice che in Rai “il Pd è stato sostituito con il M5s. Sostituzione etnica”. De Majo dunque si asteneva ed ecco così i primi vagiti di Rai Fiume. Orfeo, alla guida del Tg3; era già nato con la camicia da direttore (è stato riconfermato). Preziosi aveva già l’occhialino da Forza Italia (va al Tg2). A Pionati hanno trovato una culla al Gr radio scippandola a Vianello (dove sta Schlein? Un figlio del Pd, come Vianello, non è un pezzo ‘e core?). I gemelli Mellone e Corsini, i cocchi di Meloni, avranno il ciuccio Intrattenimento e Approfondimento, mentre Jacopo Volpi, pedalino della Lega, avrà il pallone di Rai Sport. La Talpa sbronza dalla felicità, e ora riversa in una traversa del quartiere Prati, per non farsi vedere, biascica che il Pd ha poco da lamentarsi e dice che so “lacrime napoletane perché Calandrelli resta a Rai Cultura, Ammirati a Rai Fiction, Capparelli a Rai Play”. Per celebrare l’addio della Annunziata, la Talpa ha pure preparato un meme: “Annunziata, ciao bella”. Sta girando a palla. La Talpa rivela ancora che sapeva da giorni del suo addio: “Ha dato le dimissioni prima al Pd e dopo alla Rai. Il Pd lo sapeva. Si candida alle Europee e ora editoriali a schiovere sulla Stampa di Giannini, l’Edoardo Scarfoglio di via Lugaro”. Talpa, hai ancora rancore. Hai avuto lo scalpo di Fazio, ora della Annunziata, non ti basta? La Talpa risponde che finora è stato “ ‘o sequestro”. Ma cosa dici, Talpa? “Innanzitutto spiegatemi perché una trasmissione che si chiama In mezz’ora, dura due ore? Aggiunte a quelle di Fazio diventavano cinque. Rai 3 era la Caravan Petrol del Pd, il loro petrolio, ma adesso, piddino, scordatelo, nun è cosa. Cca petrolio non ce sta. Zumzum”. Ad Agorà, la piccola Ischia di sinistra, sta per arrivare Manuela Moreno di area FdI, al posto di Monica Giandotti, 500 puntate in tre anni alla conduzione. E qui la Talpa la cogliamo in fallo. La Talpa ha sempre detto che i programmi della destra (che non ce ne voglia, sono stati ‘na chiavica) fallivano perché servivano anni. Ora che fai, Talpa, togli un volto apprezzato? La Talpa dice che ne parlerà con Corsini, il Buscaglione dell’informazione Rai ma ci da una notizia: “Dopo Annunziata pure Augias potrebbe lasciare. E tieni d’occhio Gramellini”. L’operazione “Pd, mo te sfonno” continua. Lo spazio strategico di Rai 3 potrebbe essere affidato a Monica Maggioni, monna Monica, una donna che per la talpa “è la signora della televisione italiana. Esteri, politica interna. Non ce n’è per nessuno. Professionista completa. Soluzione p-e-r-f-e-t-t-a”. Ora che è nata, Rai Fiume, chi la alimenta? Devono essere vendute le Torri di Rai Way e bisogna capire come sostituire il canone in bolletta (a cosa collegarlo?). Ma la Talpa Rai oggi non vuole saperne. E’ il suo trionfo. Canta “A Rai non tiene padrone Pd”, la sua versione della hit scritta per celebrare lo scudetto del Napoli: “Nummero nove, Gian Marco Chiocci. Nummero sittantasette, Paolo Corsini. Nummero nove, Angelo Mellone. Numero unnece, Paolo Petrecca. Allenatore Giampaolo Rossi. Forza Ggiorgia sempre. Oh, oh, oh, oh”.