alla camera
Sull'abuso d'ufficio la maggioranza va in tilt sotto gli occhi di Nordio
In commissione Giustizia, Forza Italia propone l'abrogazione del reato. Un messaggio ostile al Guardasigilli, che ordina di fermare i lavori
Baruffa a destra in commissione Giustizia, sotto gli occhi del ministro della Giustizia. La maggioranza che si spacca, il Guardasigilli che sbuffa, tutto a distanza di una manciata di rampe di scale. In Transatlantico Carlo Nordio si presenta alle 3 del pomeriggio. Il fattaccio, al quarto piano di Montecitorio, s'è appena consumato. "Lo so, lo so", sibila il ministro. Sa, cioè, che in commissione Giustizia Forza Italia ha proposto di votare un disegno di legge che abroga l'abuso d'ufficio. Una fuga in avanti, lamentano a Via Arenula, dove spiegano che "sul tema si sta preparando un provvedimento più organico". Solo che i deputati azzurri, guidati da Pietro Pittalis, difendono la loro iniziativa in nome dell'autonomia parlamentare. "Anche perché - fanno notare - sull'abuso di ufficio siamo fermi da mesi.
Nordio aveva promesso un intervento entro maggio: siamo al 7 di giugno, e ancora nulla. Insomma, ci vuole poco a capire che si rischia l'incidente diplomatico. E così Nordio, che intanto sta arrivando alla Camera per rispondere al Question time (interrogato, manco a dirlo, sui ritardi delle sue riforme), dà il segnale: "Fermate tutto". E così il suo viceministro, Francesco Paolo Sisto, forzista pure lui, si vede costretto a prendere tempo, indispettendo i suoi stesso colleghi di partito: "Aggiorniamoci a domani, rimandiamo il voto di 24 ore", dice. Il presidente di Commissione, il meloniano Ciro Maschio, acconsente. Ed è a quel punto che gli esponenti di FI si alzano e lasciano l'auletta, abbandonando platealmente la seduta. Di mezzo, del resto, c'è la Lega. E c'è, soprattutto, la contrarietà di Giulia Bongiorno alle ipotesi di abrogazione totale del reato di abuso d'ufficio. Anche questo spinge Nordio a frenare, a ordinare lo stop. Che però, almeno per ora, garantisce appena 24 ore di pace. Domani la commissione Giustizia si riunisce di nuovo. All'ordine del giorno, manco a dirlo, l'abuso d'ufficio.