passeggiate romane
Schlein sotto assedio nel Pd. Due mosse, tra europee e Camera
Sempre più critiche nei confronti della segretaria, che si è decisa a frequentare più assiduamente Montecitorio. Intanto Annunziata rifiuta la candidatura al sud
La scomparsa di Silvio Berlusconi, per quanto possa sembrare cinico sottolinearlo, ha permesso a Elly Schlein di rinviare una direzione nazionale del Pd che si annunciava molto delicata dopo gli insuccessi delle amministrative e la discussa gestione del rinnovamento delle cariche dei gruppi parlamentari dem, con la rimozione di Piero De Luca da vicecapogruppo e la nomina di Paolo Ciani. Ora la segretaria spera che qualche giorno di “sospensione” possa far cambiare umore ai suoi critici. La leader del Partito democratico, infatti, è convinta di essere sotto attacco. Anche le ultime interviste di Romano Prodi, Nicola Zingaretti e Andrea Orlando, che pure non sono tra i suoi detrattori, l’hanno convinta che la luna di miele con il Pd è già finita. Per questa ragione temeva la riunione della direzione (che sarà venerdì). E la temeva fino al punto di passare tutta la vigilia della domenica a preparare una serie di interventi di fedelissimi da piazzare subito dopo la sua relazione per anestetizzare le critiche.
Molto critica con Schlein, in questi giorni, anche Paola De Micheli. Ma le sue posizioni non sono una novità. L’ex ministra punta alla leadership della fronda interna. Una donna contro una donna, dell’era Schlein. E sempre a proposito di Schlein: da ora in poi la segretaria del Partito democratico sarà più presente in Parlamento. Troppe le sue assenze, che rischiavano di diventare un boomerang. Così dopo un consulto con il suo gabinetto di guerra (dove stanno prendendo sempre più piede Marta Bonafoni e Marco Furfaro) si è deciso che la leader dem dovrà frequentare più assiduamente la Camera dei deputati.
Intanto al Nazareno si è cominciato anche a lavorare sulle elezioni europee. Marta Bonafoni continua a negare ufficialmente di essere candidata come capolista nel centro Italia, ma i bene informati sostengono che alla fine la scelta di Schlein ricadrà su di lei. Al suo posto, come primo dei non eletti, entrerà in consiglio regionale del Lazio Lorenzo Sciaretta, giovane pupillo di Zingaretti. Lucia Annunziata invece ha fatto sapere alla segretaria del Partito democratico che non ha nessuna intenzione di candidarsi nelle liste dem, tanto meno al Sud. Quindi Schlein dovrà cercare un’altra donna che riesca a rompere gli equilibri consolidati di due pesi massimi come Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, veri ras del Meridione. Per quanto riguarda gli altri candidati, si sa che Area dem, la corrente di Dario Franceschini, si sta già mobilitando per Dario Nardella. L’obiettivo è quello di far diventare il sindaco di Firenze il primo degli eletti ribadendo così il peso dell’ex ministro della Cultura.