Bonaccini pronto a collaborare con Figliuolo. "È parso che il problema del governo fosse dire no all'Emilia-Romagna"
Per il presidente dell'Emilia-Romagna l'esecutivo "confonde il piano istituzionale con quello di partito". Servono "quasi 9 miliardi, di cui quasi 2 immediatamente per gli interventi urgenti"
La nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo a commissario per l'emergenza dopo l'alluvione non è piaciuta al presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Non per disistima nei confronti del militare a capo del Comando operativo di vertice interforze dello stato maggiore della difesa ed ex commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, anzi "è una figura autorevole", "ho e abbiamo collaborato molto bene durante la pandemia e qui nessuno ha niente contro di lui", ha detto Bonaccini in un'intervista alla Stampa. Il problema è politico e di metodo.
Il governo, secondo il presidente dell'Emilia-Romagna, "confonde il piano istituzionale con quello di partito". Spiega Stefano Bonaccini che "prima hanno deciso di separare la fase dell'emergenza da quella della ricostruzione, ignorando che in un'alluvione le due cose si tengono insieme. Poi hanno detto che il Commissario alla ricostruzione sarebbe venuto dopo mesi, di fronte al bisogno di aiutare subito famiglie e imprese e mettere in sicurezza il territorio. Infine, si sono divisi sul nome, impiegando un mese e mezzo a decidere. Di fronte alla nostra proposta di una collaborazione istituzionale che mettesse al centro i territori, che aveva funzionato, e bene, nella ricostruzione post-sisma del 2012, hanno fatto una scelta contraria. Ed è parso che il problema fosse dire no all'Emilia-Romagna e non nominare Bonaccini".
Per Stefano Bonaccini servono "quasi 9 miliardi, di cui quasi 2 immediatamente per gli interventi urgenti. In una settimana esatta abbiamo fornito l'elenco dei 6mila interventi da fare subito su strade, fiumi, versanti franati". Il presidente dell'Emilia-Romagna si aspetta "risposte altrettanto rapide. La presidente Meloni ha detto venendo qui che i danni di cittadini e imprese verranno risarciti al cento per cento: sono certo che succederà".