la missione
Meloni vola a Riga inseguita dai guai del governo
La premier fa tappa in Lettonia prima di raggiungere il vertice Nato. Molti i temi in agenda con il primo ministro Karins. Sullo sfondo restano le polemiche interne: la presidente del Consiglio potrebbe rompere il silenzio
Mentre le beghe del governo con la giustizia continuano a essere centrali nel dibattito interno, Giorgia Meloni vola a Riga per fare una tappa prima del vertice Nato di Vilnius che inizierà domani. La premier è attesa nel tardo pomeriggio dal primo ministro lettone Arturs Krisjanis Karins. La visita, che dovrebbe essere relativamente breve, è la prima di un capo di governo italiano dal 1998. All’ordine del giorno ci sarà principalmente il vertice Nato, dove si discuterà dei prossimi passi per il supporto militare all'Ucraina, incontro particolarmente atteso dopo la decisione degli Stati Uniti di inviare a Kyiv bombe a grappolo per aiutare la controffensiva.
Oltre agli argomenti relativi l’imminente vertice dell’alleanza atlantica molte altre sono le questioni di interesse che legano la premier Giorgia Meloni con il presidente lettone. Karins è infatti uno dei primi sostenitori in Europa del principio di solidarietà sulla questione migranti, tema tenuto tuttavia in ostaggio dalla ferma opposizione di Polonia e Ungheria su tutti. Altro argomento di discussione potrebbe essere quello delle possibili alleanze in vista delle elezioni europee del prossimo anno. Il presidente Karins è infatti membro del partito “Unità” che fa parte del Partito popolare europeo. Meloni da leader del gruppo dei conservatori europei potrebbe dunque cercare di tessere relazioni e portare avanti dei dialoghi sull’argomento.
In Lettonia Meloni farà anche visita alla base militare di Camp Adazi, dove incontrerà il contingente italiano dell’Enhanced Forward Presence, 250 uomini attivi nelle operazioni Nato di difesa dello spazio aereo nella regione baltica. Sulla scia della visita in Iraq di Natale, la premier vuole portare ai militari il suo omaggio per il loro contributo atto al mantenimento della stabilità del fianco nord orientale dell'Alleanza atlantica.
Il colloquio con il presidente Karins dovrebbe avvenire intorno alle 16:30 italiane. Al termine è previsto un incontro con la stampa. Proprio in questa occasione Giorgia Meloni potrebbe rompere il silenzio sui diversi fronti aperti, dal caso Santanché a quello Del Mastro, dalla vicenda La Russa al diverbio con l’Associazione nazionale magistrati, tutti i problemi su cui per ora la presidente del Consiglio non si è pronunciata.