Il ministro presenta le proposte di modifica al Piano da inviare alla Commissione. Ma nell'incertezza sulla trattativa, tiene bloccate le risorse per la coesione. "Facciamo fatica a fare i bilanci", segnala il presidente friulano. E intanto il ministro dell'Economia, insieme al sottosegretario Morelli, si mettono di traverso. A rimetterci, per ora, sono i governatori
Vincenzo De Luca, che con lui ha ormai un conto aperto, di Raffaele Fitto dice che “vorrebbe essere il ministro della complessità e invece è il ministro del guazzabuglio. Un personaggio con ambizioni orwelliane, ma in verità piuttosto kafkiano”. Segno di una sintonia mai nata, tra i due. Ma se il rapporto tra il responsabile del Pnrr e i governatori va complicandosi ben oltre l’acredine mai nascosta che nei suoi confronti nutre il presidente campano, è proprio perché, in effetti, della complessità che Fitto si trova a dover gestire, le regioni finiscono, loro malgrado, con l’essere vittime collaterali. E così la tensione sale, se è vero che la scorsa settimana perfino Massimiliano Fedriga ha evidenziato a Fitto il disagio che lui vive ormai da presidente della Conferenza stato-regioni. Lo stesso che poi anche Giancarlo Giorgetti, sia pure per altre vie, ha segnalato.
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