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L'underdog Meloni alla Casa Bianca da Biden: "Non mi sono sentita Cenerentola"

Un'ora e mezza di colloquio nello Studio Ovale, niente conferenza stampa ma sorrisi e intese sui dossier. Dal sostegno a Kyiv ai rapporti con Pechino e paesi africani, in primis la Tunisia. I rapporti con gli Usa sono "forti" e "indissolubili"

"Oggi abbiamo avuto l'occasione di avere uno scambio di vedute su molte questioni internazionali, dalla guerra in Ucraina e i suoi effetti a livello mondiale, in particolare per quanto riguarda la sicurezza alimentare, alla stabilizzazione e allo sviluppo nell'area mediterranea, soprattutto in Africa, all'Indo-Pacifico e alla prossima presidenza italiana del G7". In una conferenza stampa al termine dell'incontro con il presidente americano Joe Biden, Giorgia Meloni traccia un bilancio delle giornata trascorsa a Washington. La premier è stata ricevuta alla Casa Bianca per un colloquio durato un'ora e mezza. Un incontro positivo, preceduto da alcune dichiarazioni che i due hanno rilasciato in un video, tra sorrisi e scambi cordiali. L'intesa tra i due è ormai cosa nota, "la prima volta che ti ho vista mi sembrava di conoscerti già da tempo", conferma il presidente americano durante l'incontro, in cui i due sottolinenano il loro rapporto di amicizia. 

Non c'è stata però nessuna conferenza stampa congiunta, e non è in realtà una cosa insolita, visto che il presidente Biden è solito schivarle. Ma per la stampa americana - curiosa di parlare con la prima premier italiana donna negli Stati Uniti - diventa un caso. "Non creiamo polemiche che non esistono – ha messo in chiaro Meloni – non avrei mai rifiutato: non ci è stata mai proposta". 

Dalla Cina all'Africa agli scambi commerciali, i dossier su cui i due presidenti si sono confrontati guardano molto alla politica estera. La premier ha portato all'attenzione di Biden il suo Piano Mattei per l'Africa, i progetti sulla Tunisia e più in generale per il quadrante Mediterraneo. "Sono consapevole del mio ruolo e del paese che rappresento - ha detto Meloni a chi le ha chiesto dell'esperienza da underdog alla Casa Bianca - per questo non mi sono sentita Cenerentola". 

Sulla Nuova Via della Seta non è arrivato un passo indietro dell'Italia ma una nuova conferma che il governo intende muoversi in quella direzione. Meloni assicura che da Biden non ha ricevuto alcuna pressione, perché gli Stati Uniti "si fidano dell'Italia" e annuncia che andrà in Cina: "Il viaggio non è stato ancora calendarizzato, ma credo che debba essere una delle prossime missioni" con l'obiettivo di portare avanti un "dialogo costruttivo" con Pechino.

Sulla Tunisia Meloni ha detto che "la posizione degli Usa mi pare molto aperta rispetto a quello che noi stiamo facendo e non era scontato. Da Biden ho trovato molto sostegno e attenzione alle iniziative che stiamo prendendo e alla volontà di essere più presenti e di dare una mano". 

Con il presidente americano Meloni affronta anche il nodo dell'imponente piano americano messo in piedi per contrastare l'inflazione, con contraccolpi innegabili per l'Europa. Chiede "che le aziende italiane non siano penalizzate", che si punti a trovare "il giusto equilibrio tra apertura e protezione delle nostre economie e dei nostri interessi strategici".

"La vicinanza con il Partito Repubblicano non mi impedisce di avere un ottimo rapporto con Biden", ha dunque precisato la premier. Per questo i rapporti tra Italia e Stati Uniti restano "forti" e "indissolubili", al di là dei "colori politici" dei governi che guidano i due alleati storici.

 

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