tensioni

I nuovi criteri per la distribuzione dei migranti agitano il centrodestra

Il ministero dell'Interno cambia i parametri per i collocamenti nelle varie regioni. Il presidente della Basilicata Vito Bardi (Forza Italia): "I nuovi criteri ci penalizzano e si rischiano forti tensioni"

Il ministero dell'Interno ha recentemente introdotto una modifica ai criteri con cui le persone migranti vengono distribuite nei centri di accoglienza delle diverse regioni italiane, suscitando dibattiti e preoccupazioni da parte di esponenti della stessa maggioranza di centrodestra. 

  

Le nuove regole, contenute in una circolare diffusa dal ministero, predispongono il criterio dell’estensione territoriale quale nuovo parametro per la distribuzione dei migranti sul territorio. Questo criterio va ad aggiungersi a quelli già presenti che implicano una valutazione basata sul pil, sulla popolazione e sulla quota di migranti già ospitati dalla regione. I precedenti parametri peseranno sulla scelta dei collocamenti per il 70 per cento, mentre il nuovo criterio legato alla superficie del territorio regionale per il restante 30 per cento.

  

Questa decisione influirà inevitabilmente nelle prossime settimane su diverse regioni, in particolare del sud Italia. E proprio qui iniziano a farsi sentire i primi malumori. In un’intervista rilasciata al Corriere della sera, Vito Bardi, presidente della regione Basilicata ed esponente di Forza Italia ha fortemente criticato la scelta del governo. “Va bene la solidarietà. Ma non possiamo reggere numeri importanti. Questo parametro innescherebbe gravi criticità in una regione come la Basilicata: 131 Comuni, moltissimi dei quali sotto i 5 mila abitanti. Così si rischierebbero anche forti tensioni” ha affermato il governatore azzurro. Inoltre ha annunciato l’intenzione di avviare un confronto con il ministro Piantedosi nei prossimi giorni: “Spero che al Viminale varino sì un nuovo sistema, che però tenga conto delle peculiarità di ciascuna regione. Non si può applicare un principio uguale per tutti, perché non lo siamo”. 

 

Sul tema è intervenuto anche lo stesso segretario di Forza Italia, nonché ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che per stemperare il clima sull’argomento ha fatto sapere come il governo intenda lavorare duramente per migliorare i meccanismi di rimpatrio dei migranti irregolari. “Il ministero dell’Interno sta provvedendo ad una più equa redistribuzione dei migranti, ma abbiamo anche intenzione di inserire meccanismi più stringenti ed efficaci per i rimpatri di chi non ha diritto di essere accolto. Lo faremo prestissimo.” le parole del ministro.