la giornata
Meloni a Caivano: "Lo stato c'è. In Italia non possono esistere zone franche"
Dopo l'incontro con Don Patriciello e la visita al Parco Verde, la premier ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti: "Intendiamo agire e metterci la faccia". La promessa è rafforzare i controlli e investire sui servizi sociali e l'istruzione
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è oggi in visita nel comune di Caivano. Giunta questa mattina presso la chiesa di San Paolo Apostolo, la premier ha avuto un primo incontro con il parroco della comunità Maurizio Patriciello, da cui è partito l'invito, accolto da Meloni, per la visita. Nonostante le premesse non incoraggianti, viste le contestazioni e minacce social ricevute nella giornata di ieri dalla premier, l'accoglienza è stata per il momento positiva.
Ad accogliere Meloni, oltre don Patriciello, sono stati anche il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo. Insieme alla premier sono inoltre presenti il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano e il capo della Polizia Vittorio Pisani.
Nel pomeriggio la presidente del Consiglio si è spostata alla scuola Morano, istituto in prossimità del parco verde. Qui ha parlato con i giornalisti.
Nelle sue prime dichiarazioni alla stampa Giorgia Meloni ha ringraziato Don Patriciello "per il lavoro quotidiano che fa in un territorio difficile e per come dimostra di poter essere un esempio". Parlando poi del significato della sua visita sul territorio ha affermato: "Occorre dare segnali diversi: uno stato giusto ha il dovere di difendere i più deboli, e i minori sono i principali fra questi soggetti". Il riferimento è all'episodio di stupro ai danni di due cugine di 11 e 12 anni, episodio dal quale è scaturita la visita a Caivano e sul quale la premier ha poi aggiunto: "Il numero di persone coinvolte nello stupro alimenta il terrore che episodi come questi siano più di quelli che emergono"
La presidente del Consiglio ha garantito: "Non siamo venuti qui a limitarci alla pur doverosa condanna e solidarietà ma a dire che intendiamo agire e metterci la faccia. Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vedrete presto i frutti di questa visita sul territorio, in termini di controllo". Tra gli interventi promessi c'è anche la riapertura della palestra abbandonata dove si è verificato lo stupro: "Il nostro obiettivo è riaprire il centro sportivo entro la primavera", ha detto Meloni.
La premier ha affermato di voler rendere Caivano, oggi paese al centro dell'attualità per i fatti di cronaca, un modello per le altre realtà italiana che versano nelle stesse condizioni: "Partiamo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche e l'obiettivo che ci diamo è che possa essere conosciuto come modello. Da problema ad esempio. Il messaggio che vogliamo dare è che in Italia non possono esistere zone franche. Il Parco Verde non è l'unico territorio che versa in queste condizioni e il messaggio è rivolto alle molte Caivano d'Italia".