in commissione lavoro
Pasticcio alla Camera sul dl Caldo: la maggioranza non ha i numeri ed evita il voto
Il presidente della Commissione Rizzetto (FdI) sospende la seduta quando si accorge che il centrodestra è in minoranza. "Abbiamo chiesto il riconteggio al rientro ma non ci è stato concesso", attacca Scotto (Pd). Giusto ieri Meloni aveva detto ai suoi parlamentari di "andare avanti all'unisono" e con "massima compattezza"
"Erano in minoranza e hanno sospeso i lavori per evitare di andare sotto", attaccano le opposizioni. Il pasticcio è avvenuto in commissione Lavoro, alla Camera, questa mattina. Con un curioso tempismo: giusto ieri sera la premier Giorgia Meloni aveva radunato i suoi parlamentari chiendendo loro di stringere le fila nei lavori parlamentari in vista di un autunno decisivo per il governo, con la discussione sulla prossima legge di Bilancio pronta a entrare nel vivo. Evidentemente la premier conosceva le insidie e i deputati della sua maggioranza, tanto che - come raccontano le cronache questa mattina - nel corso della cena la leader sovranista avrebbe invitato i suoi ad "andare avanti all'unisono" e alla "massima compatezza". Un invito valido anche per gli altri partiti di maggioranza, che tuttavia non pare aver sortito grandi effetti.
Così, come ricostruisce il deuputato del Pd Arturo Scotto, al momento del voto sull'emendamento del grillino Dario Carotenuto, "in maniera abbastanza inusuale, il presidente della Commissione ha preso la parola e ha ribattuto interloquendo sul merito con la maggioranza". Dopodiché il presidente, il meloniano Walter Rizzetto, avrebbe chiesto una pausa tecnica in quanto "il sottosegretario leghista Durigon aveva bisogno di 5 minuti", riferisce un altro parlamentare. Così è arrivata la sospensione, per evitare il voto. "In quel momento eravamo sopra con i numeri. Abbiamo chiesto il riconteggio al rientro ma non ci è stato concesso. Poi abbiamo chiesto che si riunisse l'Ufficio di presidenza ma non hanno concesso neanche quello", ha aggiunto Scotto. Mentre in Commissione i toni si sono fatti animati e non sono mancati momenti di tensione.
Ma la versione del centrodestra, che sminuisce il fatto, smentisce Scotto: "Non c'è stata richiesta dalle opposizioni di procedere con il riconteggio contestualmente con le votazioni effettuate", fanno sapere fonti della maggioranza. Ora i lavori stanno procendendo regolarmente.
Sulle esondazioni ha ragione Meloni