A Foggia Renzi e Calenda insieme per una candidata sindaco grillina. Italia Viva rumoreggia

Se a Roma Matteo Renzi e Carlo Calenda sono come il diavolo e l’acqua santa, in Puglia Italia Viva e Azione possono addirittura fare una lista insieme. Succede a Foggia, dove si vota il 22 e 23 ottobre: il triciclo centrista - c’è anche il ruotino dell’area popolare vicina a Beppe Fioroni - si accoda alla candidatura a sindaco della grillina Maria Aida Episcopo, ex provveditore agli studi scelto dal M5S, in una “ammucchiata” con i civici dello sceicco Michele Emiliano e il Pd che ora sta raccogliendo, con la Cgil, le firme contro il “Jobs act”.    

L’iniziativa ha scosso il mondo renziano pugliese, che all’interno ha registrato più di un malpancista, soprattutto perché nel capoluogo dauno corre per il consiglio comunale Lorenzo Frattarolo, che con Ada Fiore guida da anni il coordinamento regionale di Italia Viva. L’adesione alla coalizione emilianista-contiana in più, arriva proprio a Foggia, città nella quale è cresciuto l’ex sottosegretario Ivan Scalfarotto: il senatore originario di Pescara, nelle ultime regionali, quelle del 2020, si è sacrificato correndo in solitudine come candidato governatore contro i carri armati dell’emiro barese, poi riconfermato per il secondo mandato.

Questo triciclo centrista, nel gruppone che sostiene la grillina Episcopo, è stato criticato dalla base renziana, non solo perché non c’è stato alcun passaggio per gli organi dirigenti regionali ma soprattutto perché il simbolo ha il logo di Azione mentre Italia Viva ha una piccola scritta al pari della “cosa popolare” di Fioroni. L’esperimento foggiano - che potrebbe essere il test per una eventuale reunion alle Europee o forse è solo il termometro delle difficoltà nei territori di Italia Viva nel fare una lista - sarà uno dei temi del congresso regionale renziano, in programma entro la metà di ottobre.