il discorso
Gianni Letta ricorda Napolitano: "Con Berlusconi ci fu sempre correttezza istituzionale"
Nessun complotto dietro alla caduta del governo guidato dal Cav. nel 2011: "Non mancarono tensioni e polemiche, ma non è mai venuto meno il rispetto delle forme e dei limiti della Costituzione. Mi piace immaginare che lassù possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce"
“Giorgio Napolitano al Quirinale, Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Due persone così lontane, due storie così distanti, due mondi opposti, due figure così diverse chiamate a lavorare insieme e a condividere le massime responsabilità dello stato nel rispetto della volontà popolare". A ricordare gli anni in cui il Cav. era premier e Napolitano presidente della Repubblica è Gianni Letta, braccio destro e amico di Silvio Berlusconi, scomparso tre mesi fa. Lo fa seppellendo la teoria del complotto alimentata da una certa destra, secondo cui dietro alla caduta del governo Berlusconi nel 2011 ci fu un golpe bianco a cui prese parte anche Napolitano.
"Poteva essere difficile quella convivenza – ha detto Letta intervenendo durante i funerali laici nell'Aula di Montecitorio – e non fu sempre facile, non mancarono i momenti di tensione, anche forti, e neppure le polemiche, ma da tutte e due le parti non vennero mai meno la volontà e la forza di mantenere il rapporto nei binari della correttezza istituzionale".
“Giorgio Napolitano – ha continuato l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio – non intese mai il ruolo di presidente della Repubblica in senso meramente notarile. Esercitò pienamente i suoi poteri e la sua capacità di indirizzo, in modo forse diverso da alcuni dei suoi predecessori, ma senza mai venir meno a un rigoroso rispetto delle forme e dei limiti fissati dalla Costituzione”.
"Oggi l'Italia perde un grande presidente – ha concluso Letta –Un uomo con una storia di parte che ha saputo essere uomo delle istituzioni. Mi piace immaginare che Berlusconi e Napoliano possano dirsi lassù quello che non riuscirono a dirsi quaggiù. E placata la polemica possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce".