il punto stampa
Meloni sulla giudice di Catania: "Dossieraggio? Era una manifestazione pubblica"
Le polemiche dopo la pubblicazione del video da parte di Salvini arrivano a Granada, dove la premier partecipa al Consiglio europeo. "È legittimo chiedersi se abbia agito senza pregiudizio", dice ai giornalisti. Sull'incontro con Scholz: "Il cancelliere conferma il sostegno al lavoro dell'Italia con la Tunisia"
L'incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il veto di Polonia e Ungheria sul nuovo patto su migrazione e asilo, il rapporto con la Tunisia di Kais Saied. Giorgia Meloni fa il punto con i giornalisti dopo il Consiglio europeo che si svolge oggi a Granada, all'indomani del vertice della Comunità politica europea che si è tenuto ieri sempre nella città spagnola. Al centro c'è la gestione dell'immigrazione, ma come spesso accade tra i temi di politica estera fanno capolino anche le polemiche interne.
È il caso stavolta della giudice di Catania Iolanda Apostolico: "Salvini non mi ha parlato del video ma mi pare secondario. Anche tutta la polemica che sto vedendo sul dossieraggio... Dossieraggio, di solito, è un attività occulta, per tirare fuori delle cose che non si sanno, ma se uno sta a una manifestazione in prima fila, dietro a uno striscione che dossieraggio è? Partecipi a una manifestazione pubblica e lo rivendichi", ha commentato la premier interrogata dalla stampa. Meloni ha ribadito le sue perplessità sulla sentenza della giudice che ha disapplicato il decreto che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr: "È legittimo chiedersi se una persona che partecipa a una manifestazione contro un ministro sul tema dei migranti e poi adotta una sentenza sulla stessa materia agisca senza pregiudizio", ha detto la premier, ricordando che nelle motivazioni della sentenza si "dichiara illegittimo un decreto del governo per ragioni di illegittimità con la Costituzione, ma il decreto è stato controfirmato dal capo dello stato".
Sul bilaterale avuto oggi con Scholz, Meloni ha detto ai giornalisti che il cancelliere ha confermato il suo sostegno al lavoro che l'Italia porta avanti con la Tunisia e ha invitato a replicare quel modello con altri paesi. "È l'unico lavoro che può dare risultati seri e Scholz ne è consapevole", ha detto la premier.
Più in generale la presidente del Consiglio ha detto di essere "molto soddisfatta di quello che sta accadendo a livello europeo. Oggi obiettivamente ci ritroviamo in un Consiglio con 27 paesi d'accordo che la priorità è fermare immigrazione illegale" con la difesa dei "confini esterni", "dopodichè bisogna essere bravi nell'implementazione".
Sul disaccordo di Polonia e Ungheria nei confronti del nuovo patto migrazione e asilo, Meloni ha commentato: "È una posizione che io comprendo perfettamente, che non pregiudica però il lavoro che stiamo facendo. Li capisco, come immagino loro capiscono la posizione italiana perché ogni nazione mette davanti i proprio interessi nazionali". Secondo la premier l'opposizione di Polonia e Ungheria riguarda il fatto che a "maggioranza si sia deciso qualcosa che precedenti Consiglio, loro dicono, avevano stabilito si dovesse decidere solo all'unanimità". Ma assicura: "Anche loro sono d'accordo con la strategia italiana, cioè fermare l'immigrazione illegale".
Quanto alle questioni interne, Meloni ha detto di non essere preoccupata del rendimento dei Btp: "L'economia italiana è solida e credo che il governo sta spendendo le risorse in modo serio e che ciò sia compreso anche all'estero".
Equilibri istituzionali