festa dell'ottimismo

Renzi: "Draghi presidente della Commissione europea. Meloni ci sta?"

L'ex premier all'evento del Foglio in corso a Firenze: "Mi candido alle europee. Calenda? Se non vuole la lista unica lo dica. Iv andrà sopra il 4 per cento". E sul Pd: "Sono loro che hanno cambiato pelle, non noi"

"Oggi Nardella ha reso un servizio all'unità del Pd portando via Schlein a De Luca". Scherza così Matteo Renzi, all'inizio del suo intervento alla Festa dell'Ottimismo in corso a Firenze. "Delle vicende del Pd penso sia giusto non parlare. Abbiamo portato il Pd a governare 17 regioni su 20, governava il paese. Abbiamo fatto degli errori? Certo. Ma una parte del Pd ci ha fatto la guerra perché riprendersi la ditta era più importante di governare il paese. Se quel Pd avesse continuato quella corsa non ci sarebbero gli estremisti al paese. Vogliono un referendum sul Jobs Act: è una legge che ha dato più diritto.. Il povero Nannicini impazzisce perché continua a sentirsi insultato per aver fatto una legge che ha dato nuovi diritti", ha proseguito il leader di Italia viva.

Sull'ex premier si è detto che possa avere un ruolo in Europa. E' così? "In Commissione Ue ci andrà un esponente del centrodestra. Se poi la Meloni avesse l'intelligenza politica di provare a portare Mario Draghi alla presidenza della Commissione europea le farei 72 ore di applausi. Sono fiero di aver mandato a casa Conte per Draghi. mentre ii miglior nome per il Consiglio europeo è Emmanuel Macron", ha detto Renzi. A proposito del rapporto con Calenda, Renzi ha detto di voler proseguire il dialogo, ma è lui "che ha scelto lui di andarsene, forse perché sono diventato direttore del Riformista. Non ho nulla contro di lui, non ho mai detto mezza parola, neanche quando mi ha fatto una polemica sugli avvisi di garanzia. Se vuole alle europee possiamo andare insieme. Non mi interessa il mio orgoglio personale, passo sopra tutte le polemiche personali. Se dice di no faremo un grande risultato rispondendo non a Calenda ma alla domanda d'Europa. Andremo oltre il 4 per cento. Io mi candido. Del quorum non me ne frega niente".

 

L'altro tema di stretta attualità è la guerra in Medio oriente. A sinistra c'è un problema di sionismo o di antisemitismo? " Il Pd non è mai stato e mai sarà antisemita. Ma il problema è dire le cose stanno", ha risposto Renzi. "Sono andato alla Knesset a dire che Israele aveva non solo il diritto ma il dovere di esistere. L'ho detto lì perché ci credo. Sono per la causa palestinese, ma sostengo che chi sta tenendo in ostaggio i palestinesu è Hamas, la cosa più vicina al nazismo che abbiamo visto negli ultimi anni. Hamas non è alla pari con il governo israeliano. Quando nelle scuole italiane i collettivi dell'Unione degli stidenti fanno commenti cattivi c'è un problema educativo. la sinistra non ha il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Ovvero Hamas uguale nazismo. Quando il presidente del Consiglio comunale di Firenze dice che le manifestazioni in sostegno Israele non servono si deve vergognare. Ti devi prendere la responsabilità di quello che dici". 

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