Il caso

Nel giorno della manovra si dimette il capo di gabinetto del ministro della Salute

Simone Canettieri e Giovanni Rodriquez

Arnaldo Morace Pinelli lascia il dicastero di Orazio Schillaci che nei giorni scorsi aveva perso anche il vice Roberto Proietti

Nel giorno del varo della manovra in Consiglio dei ministri Arnaldo Morace Pinelli, capo di gabinetto del ministro della Salute Orazio Schillaci, si dimette. E' un avvocato, professore all'università di Tor Vergata, dove era rettore Schillaci. Oggi Pinelli ha comunicato le sue decisioni al ministro.  All'origine del gesto sembra che ci siano incomprensioni con il titolare del dicastero.

E' una giornata agrodolce per il ministro: da una parte ha ottenuto 3 miliardi dalla legge di bilancio (ne voleva quattro, anche se è l'ultimo che non ha visto calarsi addosso la scure dei tagli) e però allo stesso tempo ha perso il capo di gabinetto, che si è portato dietro appena nominato.  Nei giorni scorsi si era dimesso anche il vice capo di gabinetto Roberto Proietti.

Sui tagli alla sanità le opposizioni promettono battaglia in piazza e in Parlamento. Di questo aspetto ha parlato oggi in conferenza stampa la premier Meloni:  "Mi corre l’obbligo segnalare che con i quasi 136 miliardi di euro che raggiunge quest'anno il Fondo sanitario nazionale, noi raggiungiamo il più alto investimento mai previsto per la sanità. Quest'anno - ha aggiunto - mettiamo quasi 136 miliardi. Per capirci nel 2019, prima del Covid, il Fondo sanitario ammontava a 115 miliardi di euro, sono 20 miliardi di euro in meno, negli anni del Covid il Fondo sanitario viaggiava tra i 122 e i 127 miliardi, vaccini compresi, e quindi mi sembra un po' forte sostenere con 136 miliardi questo governo tagli la Sanità”. 

Arnaldo Morace Pinelli ha aspettato che finisse la conferenza stampa sulla manovra e poi ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili. Al suo posto è stato nominato Marco Mattei, attuale capo della segreteria tecnica del ministro. E' stato direttore sanitario del Policlinico di Tor Vergata,  sindaco di Albano Laziale dal 2000 al 2010 per il centrodestra,  assessore all’Ambiente della Regione Lazio sotto la presidenza di Renata Polverini.

 

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