il caso

"Il razzo sull'ospedale di Gaza? Aspettiamo l'esito dell'inchiesta indipendente”, dice Fratoianni

Ruggiero Montenegro

Il leader di Sinistra italiana aveva accusato Israele di "un crimine di guerra, senza giustificazione alcuna”. Una tesi tuttavia non confermata da Bbc e Al Jazeera. I terroristi Hamas? "Chi li sostiene non ha nulla a che vedere con la sinistra"

 “Aspettiamo l’esito di un’inchiesta indipendente”. Nicola Fratoianni dice al Foglio che non c’è nulla da puntualizzare. Semmai c’è da attendere un’indagine.  Con un tweet il leader di Sinistra italiana accusava Israele di aver "bombardato un ospedale pieno di personale sanitario, feriti e sfollati. I palestinesi dicono che sono morte 500 persone. È un crimine di guerra, senza giustificazione alcuna”, la versione di Hamas, smentita da Biden e non confermata da testate come Bbc e Al Jazeera. Le inchieste per ora hanno ricostruito che probabilmente la strage è stata causata da un errore dello stesso gruppo terroristico. “Di certo ci sono i morti palestinesi”, aggiunge Fratoianni, che definisce “umiliante” il dibattito portato avanti dai media sul conflitto in medio oriente.

Viene il dubbio che a inquinare la discussione siano anche certe uscite, l’accodarsi alle parole di Hamas, senza aspettare alcuna conferma. Onorevole non crede di doversi rimproverare nulla? “Vediamo l’inchiesta”, ripete. “Quello che dovevo dire, l’ho già detto”. Cosa? “In quel momento, semplicemente, il portavoce del premier Netanyahu ha fatto un tweet dicendo che l’esercito israeliano aveva colpito un ospedale”, spiega il deputato. Eppure quelle accuse a Israele, senza che sia arrivato ancora un riscontro o una prova certa,  sono ancora lì dopo due giorni. Sarà anche per posizioni come questa che una certa sinistra viene accusata di ambiguità? “Non certo la sinistra a cui mi riferisco io”, ribatte Fratoianni. “Credo che chi sostiene i terroristi di Hamas non ha nulla a che fare con la sinistra”. 

Non resta allora che aspettare l’inchiesta e il suo esito. “Dopo – conclude Fratoianni – faremo i conti, come abbiamo sempre fatto”.

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