A Palazzo Madama
Tra Azione e Iv separazione definitiva. Renzi: "Oggi ufficializziamo la rottura"
"Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia", dice l'ex premier che vuole ribattezzare il gruppo in Senato "Italia Viva - Il Centro - Renew Europe". Calenda: "Non credo abbiano i numeri, ma se ce li hanno, lo facessero". Decisiva la mancata intesa sulle Europee
"Oggi ufficializziamo la separazione delle strade con gli amici di Azione", annuncia Matteo Renzi. La notizia era nell'aria ormai da giorni e ieri è stata anticipata da una lettera firmata dai senatori di Italia viva e indirizzata al capogruppo Enrico Borghi in cui si chiedeva di convocare il gruppo del Senato nel minor tempo possibile per prendere atto delle dichiarazioni di Calenda e trarne le necessarie "conseguenze politiche, statutarie e regolamentari". La riunione dovrebbe tenersi oggi.
Nella lettera gli esponenti di Iv si riferivano in particolare alla dichiarazioni del leader di Azione alla Festa del Foglio a Firenze: aveva definitivamente chiuso a ogni possibilità di accordo in vista delle Europee del 2024, accusando Renzi di slealtà nei rapporti: "Credo ci sia un problema a lavorarci insieme". Nella stessa occasione l'ex premier aveva invitato l'ormai ex collega di partito a uno sforzo di chiarezza, annunciando la propria candidatura al Parlamento di Bruxelles. Era solo l'ultimo botta e risposta, l'ultimo atto di una serie di schermaglie che avevano visto pure i due partiti rubarsi a vicenda parlamentari ed esponenti locali.
"Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia", scrive questa mattina Renzi nella sua newsletter. "Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada", dice l'ex premier. Il nuovo gruppo si chiamerà "Italia Viva - Il Centro - Renew Europe".
"Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, facessero come vogliono. Non credo abbiano i numeri, ma se ce li hanno, lo facessero”, ha detto invece Calenda, intercettato dai cronisti a margine di un evento sul nucleare ieri a Milano. Oggi la resa dei conti, che dovrà stabilire effettivamente le modalità della separazione, anche in termini economici. Poi la stessa discussione avverrà anche per il gruppo alla Camera.