Giorgia Meloni (Ansa)

La goccia e la pietra

Che Giorgia Meloni stia perdendo la pazienza con i fessi? Sperèm

Ester Viola

Forse la premier ha iniziato ad accorgersi di chi le sta intorno. Giambruno sarà solo il primo della lista? 

Così, all’improvviso – uno stava pigliandosi il caffè prima di uscire – un venerdì mattina Giorgia Meloni senza preavviso decide che ne ha piene le scatole e informa la nazione a mezzo Twitter che lascia il compagno dopo dieci anni di felicità e rispetto. Ci mette pure la foto, ci sono tutti e tre, madre padre figlia, ai bei tempi dell’opposizione.

Tutto s’era già compiuto l’altro ieri sera, quando Antonio Ricci ha deciso di mandare in onda un Giambruno in studio versione Yuppies. Con la mano sulla patta, pure quella. Ieri mattina il messaggio di Tfr recitava così: La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, eccetera. Non ho altro da dire su questo. 

Intanto Giorgia prendo la parola per dire benvenuta tra i moderati. Tra noi che dobbiamo trovare parole sconfitte, parole che annacquano l’ira proprio quando ci si vorrebbe più incazzare. Tra noi incassatori di scoppole, noi umiliati, noi che ce ne facciamo una ragione perché si deve. Che malediciamo la cosa giusta eppur bisogna andare. Noi che la dignità ci sta rovinando la vita. Dio patria famiglia: ti tradiscono tutti e tre. 

Passiamo a lui. Il poco presentabile. Er ciuffo, il gringo, cuore gitano. Faceva il ganzo, il guappo di cartone, convinto che nessuno avrebbe fiatato. Potere di luce riflessa. E invece nessun microfono è al sicuro. Il popolo ha avuto la sua brioche. Anzi il panettone. Sui social pare proprio Natale, si produce contenuto a più non posso, la gente non litiga e si unisce alle attività legittime di perculo collettivo del playboy. Mai così uniti, ringalluzziti nonostante il giorno di pioggia. Basta un quarto d’ora di Vanzina e s’alza il tono dell’umore. Sarebbe doverosa una riflessione su queste interruzioni nella società dell’amarezza ma le facciamo un’altra volta.

Si sono osservate le seguenti divisioni, tra i commentatori. I complottisti: era Pier Silvio che voleva tirare un siluro su Fratelli d’Italia. I doppiocomplottisti. Era Pier Silvio che in combutta con la stessa Meloni ha dato ordine di scuderia di trovare il modo di scaricare quel ragano ormai fuori controllo. I puristi: non c’è dolo o premeditazione. Ricci agisce in autonomia. Il paese reale imita “Striscia la notizia” e viceversa. “La tesi possibile è che ‘Striscia’ costituisce il punto ideale, il luogo cartesiano perfetto in cui la televisione e la società coincidono”. Questa l’aveva scritta Berselli, un grado di perfezione altissimo. I doppiofondisti femministi: le molestie, il maschilismo, la società inguaiata, una grande donna che dietro ha sempre il solito pitocco a cui badare. I sociologhi: reazioni scomposte di autosabotaggio del maschio evirato dal potere della compagna. Il pubblico medio: Che provolone! Prof. Giuseppe Conte: esprimo solidarietà. 


Il messaggio di Meloni riportava in chiusura un Ps. lividissimo. Che è l’unico autogol che poteva evitarsi.  Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua.

Una frase che fa il paio con un’altra, strasentita. Quando uno juventino perde la partita di pallone ci rimane male come tutti. E come tutti piglia pernacchie. Di solito, noteranno i lettori di social network più attenti, il tifoso juventino radicalizzato usa per difendersi dal dileggio sempre la stessa scemenza in pompa fascio-guerriera contro i nemici che lo coppinano. Questa: “Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i cani restano cani e leoni restano leoni”. Azz’, direbbero a Napoli, dove l’epica fa un altro effetto.

Nella versione di Meloni c’è un accenno di sinistra. Nell’orazione funebre della fine della relazione con Giambruno sceglie la similitudine dell’acqua. “Per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”. La goccia, la pietra. Che strale educatissimo.  Sta diventando progressista, il presidente. Sono addirittura tentata di essere ottimista, questo (metaforico) calcio negli stinchi potrebbe portare buone cose. Che si sia accorta di chi le sta intorno? Giambruno sarà solo il primo della lista? Sta perdendo la pazienza coi fessi? Sperèm. 

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