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In Alto Adige vince ancora il Südtiroler Volkspartei, ma i consensi calano. FdI prima forza italiana

In Trentino il presidente uscente del centrodestra, il leghista Maurizio Fugatti, dovrebbe essere confermato. "Abbiamo perso due consiglieri, mentre avevamo calcolato di perderne uno", ha dichiarato il segretario della Svp Philipp Achammer

Crolla la Lega, il FdI diventa primo partito "italiano", mentre Forza italia e M5s restano fuori dal Consiglio provinciale. Ma sono, come nelle attese, i partiti di ispirazione locale a spartirsi il grosso del consenso. Il Südtiroler Volkspartei, partito del governatore uscente Arno Kompatscher, resta la prima forza con il 34, 4 per cento, conquista 13 seggi, ma perde il 7,4 dei voti rispetto alla precedente tornata. In tutto i partiti rappresentati in assemblea saranno 12. La seconda forza è Team K che, con l’11,1 per cento, conquista 4 seggi, seguita da Süd-Tiroler Freiheit al 10,9 per cento. Salgono i Verdi al 9 per cento, mentre la lista di Jürgen Wirth Anderlan raccoglie il 5,9 per cento e 2 consiglieri così come Die Freiheiltichen che si attesta al 4,9. Für Südtirol mit Widmann (3,4 per cento), le liste La Civica (2,6) e VITA (2,6) guadagnano ciascuna un seggio.

Tra i partiti in lingua italiana, la Lega - che nel 2018 aveva ottenuto l’11 per cento, crolla al 3, lasciando il posto di primo partito nel consiglio provinciale a Fratelli d’Italia che raggiunge il 6 per cento. Stando ai dati ufficiali, si mantiene stabile il Pd con il 3,6 per cento mentre Forza Italia e Movimento 5 Stelle, che hanno ottenuto lo 0,7 per cento, restano fuori dal consiglio. Escluse anche la lista Enzian (0,7) e Centro Destra (0,6%).

"Abbiamo perso. Questo è fuori discussione. Abbiamo perso due consiglieri, mentre avevamo calcolato di perderne uno", ha dichiarato il segretario della Svp Philipp Achammer ammettendo che "formare una giunta sarà molto difficile". Proprio a causa dell'alto numero di partiti in Consiglio e della loro eterogeneità. 

Nel frattempo, è in corso lo spoglio anche nella provincia di Trento. Lo scrutinio dei voti è ancora in corso, ma secondo i primi dati il presidente uscente del centrodestra, il leghista Maurizio Fugatti, dovrebbe riuscire a confermarsi alla guida della provincia autonoma. Le prime proiezioni danno la sua coalizione oltre il 49%, dieci punti in più rispetto allo sfidante del centrosinistra unito, fermo sotto il 40%.

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