Tasse al pettine
Alla Regione Lazio è disfida fiscale
“L’aumento delle tasse regionali è una scelta politica", dice Daniele Leodori, segretario del Pd Lazio e vicepresidente del Consiglio regionale. Rocca dice: "Nel 2024 il fondo tagliatasse verrà rifinanziato"
Una destra che aumenta le tasse, mondo alla rovescia o realtà? Se lo sono chiesto qualche giorno fa i consiglieri regionali d’opposizione di fronte al “non rifinanziamento” del fondo tagliatasse da 300 milioni di euro, al grido di “destra regionale e destra nazionale fanno pagare il conto degli slogan ai cittadini”. Si parla del fondo che, nel 2023, ha fatto sì che nel Lazio i contribuenti con redditi fino a 35 mila euro potessero usufruire del blocco dell’addizionale Irpef e che quelli con redditi tra 35 mila e 40 mila euro l’anno potessero godere di un bonus energia da 300 euro in busta paga. “Scelta politica”, i fondi ci sono e “si potrebbero reperire”, dice Daniele Leodori, segretario Pd Lazio e vicepresidente del Consiglio regionale: “In un momento economico difficile come quello che stiamo vivendo le famiglie avrebbero bisogno di maggiore sostegno. La destra, invece, sceglie di non rinnovare il fondo tagliatasse che avevamo introdotto noi e che aveva permesso alle famiglie del Lazio con redditi fino a 40mila euro l’anno di pagare meno tasse, fino a 400 euro in meno. Una bella cifra che, nel 2023, considerata l’inflazione e la conseguente perdita del potere d’acquisto, sarebbe stata preziosa. Ma la destra evidentemente ha altre priorità — e non sono i cittadini del Lazio”. Da tempo in Regione va in scena dunque la disfida fiscale, anche sui “perché”. Dice Leodori: “La motivazione che viene data per il mancato rinnovo è la richiesta della Corte dei Conti di reperire 170 milioni di euro, una cifra che rappresenta meno dell’1 per cento del bilancio regionale. Una spiegazione quantomeno debole che solleva dubbi sulle reali intenzioni della destra, considerando che osservazioni simili vengono fatte ogni anno. In passato si parlò addirittura di 400 milioni, ma la questione è sempre stata affrontata con il lavoro e senza ricorrere a tagli o sacrifici nei servizi ai cittadini”. Rocca, intanto, ha risposto ai j’accuse con una lettera inviata a fine ottobre al prefetto di Roma con l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, illustrando l’accordo proposto ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e sottoscritto dalla Cisl. Nel 2024 il fondo “per la riduzione della pressione fiscale verrà rifinanziato” nei limiti delle risorse disponibili, assicurava Rocca, per alleggerire il carico di famiglie e imprese. “No, la scelta politica è aumentare la pressione fiscale alle famiglie del Lazio”, ripetono dal Pd. Prova generale del dibattito sulla manovra nazionale?