l'uscita del comico
"Ho reso peggiore questo paese". Lo show di Beppe Grillo da Fazio
Il fondatore del Movimento 5 stelle torna in televisione dopo dieci anni: "Conte? Lo abbiamo scelto perché nessuno capiva cosa diceva". E attacca l'avvocato Bongiorno che difende la ragazza che ha accusato il figlio Ciro di stupro
"Sono il peggiore, ho peggiorato questo Paese". Esordisce così Beppe Grillo che ieri sera ha fatto ritorno sugli schermi televisivi dopo dieci anni dalla sua ultima apparizione. Per l'occasione ha scelto Che tempo che fa, il talk di Fazio su Nove, che ha segnato un nuovo record per la rete con il 12% di share e 2 milioni e mezzo di spettatori. In un ironico mea culpa Grillo ha ammesso: "Dall'ultima intervista che ho fatto con Vespa abbiamo perso le elezioni, tutti quelli che avevo mandato a fare in c... sono al governo. Cosa devo fare? Sono veramente il peggiore”. Nonostante i tentativi del conduttore di farlo sedere per procedere con la tradizionale intervista, il comico si è lanciato nel suo show, rivolgendosi direttamente al pubblico in piedi. "Ho fondato il Movimento ma mi ero iscritto al Pd, ad Arzachena. Adesso sono anziano e confuso. Non posso condurre e portare a buon fine un movimento politico, non sono in grado". A Fazio che in tono beffardo gli dice "e scusa, adesso te ne accorgi?", lui risponde: "Ma c’era Casaleggio. Lui era un organizzatore e aveva del metodo, io faccio danni anche da solo quando sono a casa". E prosegue "ho una confusione totale, ecco perché mi sono ritirato a guardare cosa succede", ma, aggiunge ancora Grillo, "la mia rabbia, quella del vaffa, ce l'ho ancora, ma è rabbia buona. Ci sono delle rabbie che invece fanno paura anche a me, la rabbia fredda: vedi D'Alema, quando dice 'lei è un maleducato'".
Grillo parla anche di Luigi di Maio: "Gigino la cartelletta era il politico più preparato... ma non pensavamo si facesse prendere dal potere di organizzare le persone. Siamo stati io e lui a scegliere Conte - aggiunge - poi la Lega ci ha pugnalato". Sull'attuale leader del M5S dice "io non potevo andare avanti con i vaffanculo, dovevamo scegliere una persona... Conte era perfetto: un bell'uomo, laureato, parlava inglese, non si capiva niente quando parlava. Perfetto per la politica italiana."
Nel suo show il comico tocca diversi temi, l'intelligenza artificiale, il lavoro, la politica, la società, tra ricordi alla Casa Bianca e aneddoti su Renzo Piano e Gino Paoli. Ma non risparmia le sue critiche al governo: "Questo governo è una decalcomania: più gli sputi sopra più si appiccica. Devi stare fermo, si asciuga e si stacca". E aggiunge "questo governo cerca di fare quello che può. Ma serve una visione. Che oggi invece non c'è. Le nostre idee come il reddito vanno avanti da sole, gli cambiano nome e basta. Su 100 persone, 40 hanno un reddito da lavoro e mantengono gli altri 60: lo capite che serve un altro modo di pensare?" domanda Grillo.
Poi il fondatore pentastellato prova ad attaccare Giulia Bongiorno, legale della ragazza nel processo in cui è coinvolto, con l'accusa di stupro, il figlio Ciro: "È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali, dove c'è una causa a porte chiuse, delicata. È inopportuno". Ma Fazio lo interrompe : "È inopportuno parlare qui di questa storia". Infine, dopo un'ora di spettacolo, il comico poco prima di concludere si rivolge nuovamente al pubblico: "Allora io sono venuto qui per capire che fare. In diretta, ditelo: che cosa devo fare?". "Il comico" risponde la sala.