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Conte attacca il governo "codardo" su Israele e Gaza: "Cosa sta facendo per il cessate il fuoco?"
L'ex premier è intervenuto alla Camera durante il question time del ministro Tajani: "Quello che vi manca è il coraggio". La replica del titolare della Farnesina: "Abbia un linguaggio più consono"
Per arrivare alla pace in Medio oriente "servono fatti. Abbiate la forza di sospendere, pur temporaneamente, la fornitura di armi a Israele". E così, dopo l'Ucraina, Giuseppe Conte ha individuato un nuovo bersaglio perfetto per rinverdire la sua postura pacifista: la risposta di Israele agli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre. "Cosa sta facendo il governo italiano concretamente per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza?", si chiede l'ex premier intervenendo in Aula alla Camera dopo le comunicazioni del ministro Antonio Tajani. "A Israele abbiamo espresso subito la nostra massima solidarietà, abbiamo condannato fermamente l'atroce attacco di Hamas. Ma davanti a oltre 10 mila morti palestinesi, di fronte a questa carneficina, non possiamo limitarci a qualche aiuto umanitario. Occorre un immediato cessate il fuoco. La risposta della politica non può essere nel segno della pavidità, quella che avete adottata in sede di Nazioni Unite il 27 ottobre, quando vi siete pilatescamente astenuti di fronte a una risoluzione che sosteneva una semplice tregua umanitaria. Un atteggiamento codardo che allontana l'Italia dal tradizionale ruolo di protagonista del dialogo nel medio oriente e nel Mediterraneo", dice il presidente del M5s.
"Siamo preoccupatissimi per i rigurgiti di antisemitismo, per la mai sopita islamofobia in tutto l'occidente. E l'Italia che fa? Forte dei suoi antichi, nobili valori democratici, gira la testa dall'altra parte. La mette sotto la sabbia. ma non lo può fare se quella sabbia è intrisa di sangue", aggiunge ancora il leader dei Cinque stelle. Che per l'appunto, poi, chiede al governo di prendere una posizione a proposito dell'invio delle munizioni: "Abbiate la forza di sospendere, pur temporaneamente, la fornitura di armi a Israele. Il mio esecutivo lo ha fatto con altri paesi. Cosa serve per questa misura? Una sola cosa, quella che vi manca: il coraggio", ha detto rivolgendosi direttamente al ministro Tajani. "Dimostrate davvero di voler il cessate il fuoco e tutelare i civili. I veri patrioti si riconoscono se onorano la Costituzione, non se si girano dall'altra parte. Non vorremmo che sopra le bombe di Gaza ci sia il nome dell'Italia e la sua vigliaccheria. Non in nostro nome". In seguito anche il deputato dell'Alleanza Verdi-sinistra Nicola Fratoianni è intervenuto per chiedere la sospensione dell'invio di armi, "come hanno fatto altri prima di me".
A Conte ha risposto lo stesso ministro Tajani: "Qui non c'è nessun codardo e la prego di usare un linguaggio più consono da parte di uomo che è stato presidente del Consiglio", ha detto. "Finché Hamas ed Hezbollah continueranno con le bombe sono loro a non volere la pace", ha aggiunto poi l'esponente dell'esecutivo. "Non c'è nessuna valutazione personale, ma politica, sulla vigliaccheria del governo, che rivendico", è stata l'ulteriore controreplica di Conte, che ha polemizzato con Tajani sulle modalità della sua risposta.