sciopero

Il principio di Authority secondo la sinistra

Luciano Capone

Perché l’accusa da parte delle opposizioni di politicizzazione al Garante sugli Scioperi è ipocrita e pericolosa. Un conto è discutere del processo di nomina di tutte le Autorità indipendenti, un altro è delegittimarle per spirito partigiano 

La reazione a sinistra contro la Commissione di garanzia sugli Scioperi è ipocrita e preoccupante. Dopo la decisione del Garante che ha costretto Cgil e Uil a ridimensionare lo sciopero, sono piovute le accuse di politicizzazione. Il provvedimento, come hanno osservato molti esperti in materia, è tecnicamente fondato. Discutibile forse, come lo è ogni giudizio contro cui si può ricorrere secondo le regole previste. Invece la Commissione è stata battezzata “di destra” ed è improvvisamente diventata uno strumento del governo per “mettere in discussione il diritto di sciopero”.

 

Sergio Cofferati ha detto a Repubblica che “un organismo che svolge funzioni così delicate non dovrebbe venir indicato da Camera e Senato, ovvero dalla maggioranza di governo”. L’ex leader della Cgil se n’è accorto dopo 33 anni. Perché è dal 1990, cioè dalla sua nascita, che la Commissione sugli Scioperi viene nominata così. Solo che quando a fare le nomine c’erano presidenti di Camera e Senato di sinistra il problema non si poneva. Si tratta, tra l’altro, di una procedura che non è un unicum: è identica a quella prevista per nominare l’Autorità Antitrust. I commissari dell’Agcom sono eletti dal Parlamento, esattamente come i membri del Garante per la Privacy. La Consob è nominata dal governo, tanto che il governo Conte mise come presidente direttamente un suo ministro.

 

Se c’è un rischio di politicizzazione riguarda molte Authority. Per l’Anac e l’Arera, invece, la nomina su proposta del governo necessita del parere vincolante dei due terzi delle Commissioni parlamentari competenti. E questo è forse un elemento di equilibrio. Si può discutere di una riforma che uniformi il processo di nomina di tutte le Authority, magari prevedendo un voto a maggioranza qualificata del Parlamento, ma scagliarsi solo contro la Commissione sugli Scioperi perché ha preso una decisione che non piace serve solo a delegittimare un’Autorità indipendente, che è ritenuta tale solo quando è nominata dalla propria parte politica. E questo sì che è un modo partigiano di intendere le istituzioni.

  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali