Il caso
A colpi di calendario il Mes slitta ancora sperando in Bruxelles
Il voto sulla ratifica del Salva stati è previsto per giovedì, ma tra decreti da convertire e voti di fiducia se ne riparlerà a dicembre. Magari in concomitanza con l'Ecofin
Oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente. E’ la storia della ratifica del Mes, tabù ma anche calice amaro del centrodestra. Tutti aspettano solo l’Italia, il resto dell’Europa ha detto sì. Ormai è consapevolezza generalizzata che non si scappa, se perfino nella Lega il vicesegretario leghista Andrea Crippa ammette da giorni che “con le giuste condizionalità, cioè quelle di non usarlo mai, potremmo ratificarlo, alla fine”.
Intanto occorre prendere tempo perché il Mes, secondo le strategie del governo, va a braccetto con le trattative per il nuovo patto di stabilità. E’ un’arma negoziale, sulla carta. E così il calendario dei lavori parlamentari sembra – che caso, eh – venire incontro all’idea di far slittare per un po’ il voto. I fatti: il voto sul Mes è in programma giovedì. Trattasi di Proposta di legge (Pdl). Nell’ordine dei lavori vengono prima la Pdl sulla prescrizione, poi le mozioni in materia di appalti e sui tumori al seno. Oggi però alla Camera, dopo l’informativa di Antonio Tajani sull’Albania, verrà posta la questione di fiducia sul Decreto legge proroga.
Da regolamento a Montecitorio devono passare 24 ore prima della discussione. E così si arriva a mercoledì e a giovedì per i voti finali sugli ordini del giorno e sul testo del decreto. E quindi con ogni probabilità il Mes slitterà perché intanto venerdì sarà posta la fiducia su un altro decreto: quello sull’immigrazione, che sarà poi discusso e votato tra lunedì 27 novembre e martedì 28. Sempre lunedì prossimo a camere congiunte ci sarà il voto sull’elezione del giudice della Corte costituzionale. E ancora, entro martedì andrà votato pure il disegno di legge sulla revisione dello strumento militare.
Mercoledì 29 toccherà invece alla conversione del Dl Campi flegrei. E poi certo oggi ci sarà anche una capigruppo a Montecitorio per calendarizzare i Ddl concorrenza e guide turistiche. E’ molto probabile che alla fine, di rinvio in rinvio, si scivoli verso l’otto dicembre, giorno dell’Ecofin a Bruxelles. Dalla riunione dei ministri dell’Economia e dal conseguente Consiglio europeo dopo una settimana si capirà lo stato delle trattative sul Patto di stabilità. Volte anche alla ratifica del Mes.
L'editoriale dell'elefantino