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la polemica

Le opposizioni attaccano Lollobrigida dopo il caso del Frecciarossa. Renzi: "Si dimetta". Pd: "Inaccettabile"

Il ministro per l'Agricoltura ha fatto fermare il treno (in ritardo di circa due ore) su cui viaggiava in una stazione non prevista dall'itinerario, per poi proseguire il suo viaggio verso Caivano a bordo di un auto blu. "Un segnale devastante per i cittadini", dice Conte. Calenda: "Almeno si scusi"

"Chiederemo le dimissioni", annuncia Matteo Renzi. "In un paese normale se ne andrebbe all'istante", scrive Antonio Misiani del Pd. "Non è accettabile" per Carlo Calenda mentre Giuseppe Conte parla di "segnale devastante". Le opposizioni vanno all'attacco, ce l'hanno con il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: secondo il Fatto quotidiano ieri sera il fedelissimo meloniano avrebbe fatto fermare il Frecciarossa in cui era a bordo ad una fermata non prevista nell'itinerario, Roma Ciampino. Il ministro sarebbe dovuto scendere a Salerno per poi raggiungere Caivano dove era atteso per l'inaugurazione di un parco urbano.  Per via del ritardo di quasi due ore che gli avrebbe impedito di presenziare all'evento, Lollobrigida avrebbe richiesto una fermata ad personam, a Ciampino appunto, da cui poi avrebbe proseguito il suo viaggio in macchina. Una ricostruzione che non è stata smentita.

La vicenda ha suscitato l'ira delle opposizioni che si sono schierati contro il gesto del ministro. "Siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini", ha scritto sui social Matteo Renzi. "Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida" ha aggiunto il leader di Italia viva
 


 

A stretto giro è arrivata la presa di posizione del M5s. "Il fatto, che non è stato smentito, rappresenta un segnale devastante della politica ai cittadini a fronte di una manovra lacrime e sangue. Una politica che 'lascia a terra' famiglie e cittadini mentre utilizza per sè un mezzo di trasporto e ne fa un privilegio personale è un segnale devastante per i cittadini" ha dichiarato il leader pentastellato Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo aver presentato gli emendamenti del Movimento alla manovra economica. Sulla questione è intervenuto anche il Pd. "Un episodio degno di una repubblica delle banane. Se fosse confermato, saremmo in presenza di un intollerabile atto di prepotenza. In un qualunque Paese civile, un ministro così si sotterrerebbe dalla vergogna. E se ne andrebbe all’istante", sono le parole di Antonio Misiani, a cui si aggiungono quelle del deputato dem Andrea Casu: "Il ministro Lollobrigida non puo' trasformare i treni italiani nella sua auto blu.  Un atto di un'arroganza ingiustificabile, uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine". E dalla presidenza del Gruppo Pd alla Camera avvertono: "Presenteremo immediatamente un'interrogazione in Parlamento per fare piena luce su questa brutta storia".  
 


Da Azione è il leader Carlo Calenda a parlare: "Non è una cosa accettabile. Dimostra una concezione sbagliata dell’uso del potere pubblico e mostra scarso senso della dignità rispetto al ruolo ricoperto. Che almeno si scusi". Al coro delle opposizioni si sono aggiunti poi Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che ha definito Lollobrigida come "la versione governativa del marchese del grillo". 

A difendere il ministro dell'Agricoltura è intervenuto invece Tommaso Foti,  capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti: "Oggi dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l'ultimo attacco spuntato contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l'inaugurazione del parco urbano a Caivano", ha dichiarato in una nota. "È lampante - continua - che l'assenza di un ministro ad un'iniziativa come quella di ieri che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalita', sarebbe stato un vero e proprio danno all'immagine dello Stato".

Foti ha poi espresso solidarietà al collega di partito, prima di concludere: "Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un'alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sappiano più a cosa aggrapparsi. E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare 'l'air force Renzi' tutto per lui".