Il question time con i ministri Giorgetti, Urso, Lollobrigida e Fitto

Alla Camera il question time con il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, quello delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, e il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffele Fitto. Niente premier time: Giorgia Meloni, sarà in Aula mercoledì 13 dicembre. La decisione è dovuta ad altri impegni istituzionali del capo del governo, tra cui la consegna il 12 dicembre del testo delle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre. Proteste dell'opposizione.

  

Fitto: "Da riprogrammazione a sistema imprese 12,4 miliardi in più. Definanziamento asili? Sciocchezza"

Il "successo" della riprogrammazione dei fondi del Pnrr non è "avvenuto per caso". Lo sottolinea il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso intervenendo alla presentazione all'Adnkronos del Secondo Rapporto Annuale dell'EsgCultureLAB spiegando che "sin dal mese di maggio in piena sintonia con il ministro Fitto e quindi sotto la regia del governo abbiamo indicato come riprogrammare i capitoli che erano da riprogrammare e su quali progetti e le risorse che venivano ricollocate sulla base di questa nuova riprogrammazione". "Abbiamo presentato dei progetti che hanno superato il vaglio di Palazzo Chigi quindi del Parlamento e della Commissione europea. È significativo che siano stati attribuiti al sistema delle imprese largamente inteso 12,4 miliardi di euro in più da questa riprogrammazione", ha detto Urso. Di cui 2,8 miliardi "in più sono andati al ministero dell'Agricoltura e dell'alimentazione per le imprese agricole ai fini della realizzazione di impianti energetici rinnovabili per l'auto-consumo industriale. Quasi altri 10 miliardi - ha proseguito - sono stati invece destinati al nostro ministero; il nostro dicastero aveva già oltre 19 miliardi di risorse del Pnrr e quasi 8 miliardi del fondo complementare, quindi circa 27 miliardi di euro che ha impiegati secondo le tempistiche che ci erano state date". 

    

Il definanziamento degli asili? "Noi abbiamo un decreto del ministero dell'Economia che finanzia l'intero Pnrr. Non lo abbiamo mai toccato. Quindi quando si parla di definanziamento si dice oggettivamente una sciocchezza, una cosa che non è vera", ha detto Fitto. "Abbiamo messo in campo un'operazione differente, per evitare che interventi che non raggiungono il target ci avrebbero portato al taglio della rata e alla beffa, ovvero alla revoca del finanziamento. Quell'intervento, che non è arrivato al completamento nei tempi previsti, te lo devi caricare nel bilancio dello stato. Capisco tutto pero' lo sforzo che stiamo facendo è di grande serietà e responsabilità, apprezzato e condiviso dalla Commissione Ue, che sta dando i suoi risultati. Non dovrebbe essere oggetto di questa contrapposizione spesso molto strumentale".

   

Urso: via libera al salvataggio di Holostem

Il ministro Urso ha dato il via libera all'acquisizione della Holostem, il polo di ricerca sulle cellule staminali impegnato nella cura di malattie rare. L'azienda verrà acquisita dalla Fondazione Enea Tech e Biomedical, intervenuta a sostegno della Holostem con un finanziamento di 17 milioni, dopo che la struttura di ricerca era stata messa in liquidazione a causa di alcune difficoltà finanziare. 

       

    

Acciaio e decarbonizzazione

"Sarà nostra cura monitorare l'effettivo funzionamento del meccanismo di notifiche e garantire i fabbisogni delle imprese siderurgiche nazionali con l'effettiva disponibilità di materiale ferroso utile alla necessaria decarbonizzazione attraverso impianti green, cioé a forno elettrico", assicura poi il ministro delle imprese. "Premetto che il rottame ferroso rappresenta un elemento fondamentale per garantire che il fabbisogno nazionale di 17 mln di tonnellate di acciaio necessario alle nostre filierie industriali", dice ricordando come i dati export dei prossimi due mesi parlino di oltre 251 mln di tonnellate di materiale destinate alla Turchia all'India e al Pakistan; sono state invece oltre 476 mln le tonnellate nei due mesi precedenti. "Sul tema più ampio del fabbisogno nazionale il governo ha posto il tema dei rottami ferrosi e più in generale della produzione di acciaio al centro di un progetto di portata nazionale che poggia su una progressiva specializzazione degli impianti. Quattro le aree di intervento: Taranto, l'unica acciaieria che produce acciaio primario, Terni dove si lavora per rafforzare la produzione di Acciai speciali, Piombino, con enormi potenzialità sulle rotaie fino ad oggi però sotto-performata ma che ora registra l'interesse di potenziali nuovi investitori stranieri. Inoltre, l'importante supporto alla produzione del sistema delle acciaierie soprattutto nel Nord che stanno lavorando ad una svolta green senza precedenti in Italia e il primo paese anche per quanto riguarda la siderurgia green", prosegue. "Siamo consapevoli - conclude Urso - che tale piano poggia su una base di materiali forrosi proveniente da paesi terzi, ma l'Italia ha un ruolo marginale come paese esportatore, è al 22esimo posto nel mondo. Sarà dunque nostra cura monitorare l'effettivo funzionamento del meccanismo di notifiche e di garantire i fabbisogni delle imprese siderurgihe nazionali con l'effettiva disponibilità di materiale ferroso utile alla necessaria decarbonizzazione attraverso impianti green cioé a forno elettrico".

  

Lollobrigida: sul treno fermato polemiche pretestuose

La mia condotta è "ascrivibile alla normale attività del mio dicastero" e "giudico le polemiche in merito completamente pretestuose". Lo ha detto il ministro Lollobrigida, rispondendo sulla recente vicenda relativa alla fermata straordinaria sulla tratta ferroviaria Roma-Napoli. "Se fossi rimasto comodamente seduto su quel treno, tra quelli che hanno polemizzato per il mio operato in questi giorni, avrei senz'altro trovato qualcuno che avrebbe trovato il modo di accusarmi perché lo stato non era presente a Caivano", ha aggiunto. 

  

"Sono certo di aver fatto il mio dovere: la mia presenza ad un'iniziativa come quella di Caivano rappresentava la vicinanza dello stato in un territorio martoriato dalla criminalità", ha detto il ministro. "Credo che più di quanto possa dire io, valgono le parole del sacerdote simbolo della rinascita di Caivano a dare il senso della mia visita", ha aggiunto Lollobrigida citando l'intervista rilasciata al Foglio da Don Patriciello.

  

Giorgetti: per nessuna società pubblica deroga scioglimento

"Per quanto concerne le società di controllo pubblico delle amministrazioni centrali e locali, si tratta di circa 3.500 società, dai dati in nostro possesso solo il 5 per cento ha registrato perdite e non risulta che, allo stato, di tali facoltà si sia avvalse le stesse", ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sugli effetti delle disposizioni che hanno previsto la deroga all'applicazione della causa di scioglimento delle società per riduzione di capitale sotto il minimo legale. "Tale dato conferma quanto rilevato da alcuni osservatori universitari, che analizzando i bilanci societari del 2020, hanno ricavato l'evidenza empirica dello scarso utilizzo delle facoltà riconosciute dalla normativa per le conseguenze rilevanti, in termini reputazionali, che ne potevano derivare", aggiunge. La norma, ricorda il ministro, è stata introdotta per le società in ragione, in seguito alla crisi economica dovuta al Covid, e dispone che la riduzione del capitale possa essere rinviata, in relazione alle perdite emerse nell'esercizio in corso 31 dicembre del 2022, fino all'assemblea che approva il bilancio del 5 esercizio successivo, "di fatto prolungando la sospensione della causa di scioglimento prevista" dalla legge.