Deluso da Meloni, ringrazia Salvini e chiede aiuto a Vannacci e Gratteri. La versione di Mario Roggero
Non fu legittima difesa quella del gioielliere di Grinzane Cavour che uccise i rapinatori. Lui si sfoga: "Il giudice non ha messo agli atti la nostra ricostruzione. Una giustizia così fa schifo". E parla di una proposta di candidatura da parte di Casapound
"È una follia, viva la delinquenza, viva la criminalità. Che bel segnale per l’Italia". Poteva serenamente essere un tweet di Matteo Salvini, invece è lo sfogo di Mario Roggero - il 69enne che il 28 aprile 2021 uccise a pistolettate due dei tre rapinatori che assaltarono la sua gioielleria a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo - dopo la sentenza che ieri l'ha condannato a 17 anni di carcere per omicidio volontario. "Più che la condanna, mi pesa il fatto che la giustizia non sia stata dalla mia parte. Diciassette anni mi hanno dato. Ma lo sa perché? Perché i giudici non hanno voluto ascoltare le mie ragioni fino in fondo. Ed è questo ciò che più mi pesa. Complimenti ai magistrati", dice Roggero, in un'intervista pubblicata oggi sulla Stampa. "La giustizia dipende essenzialmente da chi incontri sulla tua strada. Soltanto quello. Se non ti ascoltano quando spieghi le tue ragioni, mi dica lei che giustizia è?"... "Una giustizia così fa schifo. È vomitevole".
Difeso dagli avvocati Dario Bolognesi e Nicola Fava, il commerciante aveva sempre respinto le accuse e invocato la legittima difesa, citando anche altre rapine che aveva subito negli anni precedenti. Come nel 2015, quando l’uomo venne picchiato e le figlie rinchiuse, legate, nel bagno della gioielleria. Durante il processo tuttavia è emerso, grazie anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza interne ed esterne all'attività, che Roggero inseguì i rapinatori fuori dal negozio, sparando contro la loro automobile e poi inseguendoli per strada, accanendosi anche su uno dei due con dei calci. La sentenza dei giudici della Corte d’Assise del tribunale di Asti è andata anche oltre la richiesta del pm Davide Greco, che aveva chiesto 14 anni.
Roggero ringrazia la Lega di Matteo Salvini per essersi schierata al suo fianco, "spero di parlargli presto. Lui sostiene la legittima difesa, e io quel giorno mi sono soltanto difeso da tre rapinatori che volevano portarmi via tutte le mie cose". Mentre si dice "deluso da Meloni, che non ha detto nulla su questa ingiustizia che ho subito". E lascia intendere che Casapound lo abbia contattato per una candidatura, "erano quelli che nel simbolo avevano una tartaruga. E comunque il loro programma era buono. Si parlava di sicurezza. Di tutti questi arrivi. Di giustizia". Poi il gioielliere dice anche di voler "contattare Roberto Vannacci. Dice cose su cui sono completamente d’accordo: qui c’è tutto che va all’incontrario. E poi voglio chiamare il procuratore Nicola Gratteri: è uno con le palle. Sta dalla parte della gente per bene".