Ansa 

a montecitorio

La Camera boccia il Mes e la maggioranza si spacca: no di Lega e Fdi, FI si astiene

Prima il parere contrario in commissione, poi la stroncatura in Aula: la ratifica del trattato europeo non passa. Salvini: "Una battaglia della Lega combattuta per anni e finalmente vinta" 

L'Aula della Camera ha respinto la proposta di legge di ratifica ed esecuzione dell'accordo sulla modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità. Come nel parere della commissione Bilancio, reso poco prima del voto in Aula, la maggioranza si è spaccata: Fratelli d'Italia e Lega hanno votato contro la ratifica, mentre Forza Italia e Noi moderati si sono astenuti.

Il governo Meloni chiude così, per ora, uno dei dossier più delicati per gli equilibri della maggioranza. Da Palazzo Chigi filtra un concetto già ripetuto nei mesi scorsi e cioè che la partita si gioca in Parlamento e non tra le fila del governo. Un modo per la premier Giorgia Meloni di non addossarsi troppe responsabilità agli occhi dei partner europei, visto che l'Italia è l'unico paese a non aver ratificato il trattato. "La scelta del Parlamento italiano di non procedere alla ratifica - fanno sapere fonti di Palazzo Chigi - può essere l’occasione per avviare una riflessione in sede europea su nuove ed eventuali modifiche al trattato, più utili all’intera Eurozona". Vedremo quali. 

Di sicuro se c'è un partito che gongola è la Lega. E infatti il leader del Carroccio Matteo Salvini ha rivendicato subito l'esito del voto: "Una battaglia della Lega combattuta per anni e finalmente vinta. Avanti così, a testa alta e senza paura", ha scritto sui suoi social, aggiungendo che "pensionati e lavoratori italiani non rischieranno di pagare il salvataggio delle banche straniere, pazienza se a sinistra si arrabbieranno".

Sul fronte opposto si percepisce invece l'imbarazzo di Forza Italia, astenuta sia in commissione Bilancio che in Aula. "La nostra astensione è responsabile, la nostra posizione ragionevole e rispettosa dell'interesse italiano e europeo", ha detto il deputato di Forza Italia Andrea Orsini intervenendo durante le dichiarazioni di voto. E rivolgendosi agli alleati di Lega e Fdi ha detto: "La nostra opinione è in parte diversa da loro, cosa possibile tra forze che lavorano insieme da decenni e che continueranno a farlo. Noi non condividiamo questa accelerazione, parlare del Mes è un espediente. Qui non stiamo discutendo del Mes, che esiste da anni, è uno strumento importante che è bene ci sia e speriamo nessuno debba utilizzarlo", ha concluso Orsini.

Prima dell'Aula, già in commissione Bilancio Lega e FdI avevano approvato il parere contrario alla ratifica del Mes. Anche qui, Forza Italia si era astenuta, mentre i deputati del M5s erano assenti.

Secondo il parere della commissione, la proposta di legge è ritenuta "carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attivazione del Meccanismo europeo di stabilità". Il risultato, sostiene il documento, è che le Camere sarebbero escluse "da procedure di significativo rilievo sul piano delle scelte di politica economica e finanziaria e che tale esclusione potrebbe pregiudicare la possibilità per il Parlamento di monitorare versamenti ulteriori del capitale sottoscritto".

Così, dopo l'accordo raggiunto ieri sera a Bruxelles sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita, l'Italia rinvia ancora una volta la partita sul Mes. Un rebus tutto interno alla maggioranza, che alla prova dei fatti si è spaccata.