L'intervista
"Ho venduto io la pistola a Pozzolo: aveva paura dopo l'attentato al fondatore di Vox"
Parla Enrico Maccapani, militante di FdI ed ex delegato per la sicurezza del partito di Meloni a Vercelli. E' il titolare dell'armeria di cui il deputato è uno storico cliente: "Tutti i parlamentari dovrebbero andare in giro armati"
"Pozzolo ha sempre comprato le armi nel mio negozio, e non c'è niente di strano né di illegale: è un cliente come tanti. La pistola di Capodanno l'acquistò dopo l'attentato subito dal leader di Vox Alejo Vidal- Quadras lo scorso novembre: lei cosa avrebbe fatto se a un politico con il quale ha condotto delle battaglie gli sparano in faccia? Non si sarebbe armato? Anzi, secondo me tutti i parlamentari dovrebbero andare in giro con una pistola".
Enrico Maccapani è il titolare dell'armeria 9 millimetri di Vercelli. E' un militante di Fratelli d'Italia, per un periodo ha ricoperto anche il ruolo di responsabile sicurezza per il partito di Giorgia Meloni a Vercelli. "Poi sono uscito in polemica per beghe locali".
(Pozzolo ottiene dalla prefettura di Biella la licenza per il porto armi per difesa lo scorso 12 dicembre. Colpito da quanto accaduto, sostenne, al fondatore di Vox con il quale aveva portato avanti una battaglia politica contro l'Iran e il terrorismo. Ovviamente sono due pesi politici totalmente differenti. E comunque dopo l'attentato a Quadras il deputato meloniano scrisse su Facebook che chi spara in faccia a un uomo libero è un essere spregevole).
Maccapani, Pozzolo si rifornisce da molto tempo nella sua armeria?
"Preferirei non parlare dei miei clienti".
Quale idea si è fatto di questa storia?
"Pozzolo è distrutto: è una cosa che gli rovinerà la vita. E' anche vero però che a Napoli sparano con armi acquistate illegalmente".
Ma non i parlamentari, e non è una scusante.
"Fosse per me tutti i parlamentari dovrebbero andare in giro armati se si sentono minacciati".
Sarebbe un Far West.
"Ma se ne sentono di tutti i colori. Pozzolo dopo l'attentato al cofondatore di Vox si sentiva in pericolo: lei cosa avrebbe fatto?"
Intanto la prefettura di Biella ha avviato l'iter per sequestrare altre sei armi in possesso del deputato, non sarà un sequestro immediato. la legge prevede infatti che Pozzolo possa presentare le controdeduzioni entro una settimana. Se non dovessero essere accolte, i carabinieri potranno procedere al sequestrare pistole e fucili di proprietà del deputato di Fratelli d'Italia. A quel punto Pozzolo potrà comunque ricorrere al Tar entro sessanta giorni o presentare nei successivi tre mesi un ricorso straordinario al presidente della Repubblica.