Nomine
Sgarbi al Foglio: "De Fusco si faccia votare dall'intero cda del Teatro di Roma. La sua nomina è mutilata"
Il sottosegretario alla Cultura interviene: "De Fusco può nobilmente chiedere di essere votato da tutti. Un contropiede rispetto allo schema di prepotenza che è stato rappresentato. Così la sua direzione è mutilata e minacciata"
Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, interviene sulla questione Teatro di Roma e sulla nomina di De Fusco a direttore:
"Un direttore deve chiedere di essere votato da tutto il consiglio di amministrazione, per il rapporto costante che deve avere con quella istituzione. Non può dirigere a prescindere dal Cda. E’ un gesto che gli farebbe onore, e smentirebbe il non gradimento del sindaco che lo definisce, come se a Teatro fosse un limite, ”regista” e non “ Manager” (figura umiliante e senza storia). Con ciò consoliderebbe la sua elezione, garantita - comunque - dalla maggioranza nel plenum del consiglio, e riabiliterebbe, per tutto il mondo del teatro, la figura del regista nella sua funzione di direttore. Il presidente può come ha fatto, rimandare la riunione, ma non evitarla. De Fusco può nobilmente chiedere di essere votato da tutti. Un contropiede limitatamente rischioso, rispetto allo schema di prepotenza che è stato rappresentato. Così la sua direzione è mutilata e minacciata. De Fusco, per la sua storia, non vale meno degli altri candidati, politicamente, più che culturalmente, a lui contrapposti".