La visita
Meloni accoglie a Chigi il marziano Sinner: “Grandissimo!”
Il campione degli Australian Open si tuffa nelle stanze dei bottoni, abbraccia la premier e ci scherza, rivedendo le immagini della vittoria: "Più bello viverlo in quel momento". Poi la foto con i dipendenti di Palazzo Chigi
Un abbraccio col tricolore in mano. Il replay del match point decisivo. Quattro chiacchiere e una risata. Jannik Sinner piomba come un marziano della Val Pusteria nella capitale. E si presenta a Palazzo Chigi, di fronte a Giorgia Meloni, con la precisione di un orologio a cucù tirolese. E’ la sua prima volta nella stanza dei bottoni. Completo scuro e t-shirt bianca, è accompagnato dal ministro dello sport Andrea Abodi e dal presidente della Federazione italiana tennis e padel Angelo Binaghi, che sintetizzerà così: “E’ stato un bellissimo incontro. Un lungo confronto tra due persone con grande personalità e intelligenza seppur di generazioni differenti. Due forti personalità vincenti. Io facevo da arbitro”. Il campione degli Australian Open chiacchiera per mezzora con la presidente del Consiglio, che ha deciso di convocarlo per esprimergli tutto il suo riconoscimento. “Sei l’Italia che ci piace: capace di credere in se stessa e e di reagire davanti alle sfide difficili. Grazie per l’esempio che hai dato, agli amanti dello sport, ai nostri giovani e all’Italia tutta”, dirà la premier. Nel mentre, fuori, in piazza Colonna, s’addensa la folla dei curiosi. Tra questi spunta anche l’ex senatore del Pd Stefano Esposito. Ma anche uno degli eroi della Roma dello scudetto, quello del 2001: Marco Delvecchio.
E insomma alla fine si è preferito evitare il bagno di folla, rinunciando a emulare quanto fatto per esempio dalla nazionale italiana di calcio dopo aver vinto gli europei, nell’estate del 2021. Complice anche il via vai di delegazioni di paesi africani che nel frattempo si avvicendavano a Chigi, a margine del vertice Italia-Africa tenuto lunedì al Senato. In un breve filmato di una quarantina di secondi diffuso in serata si vedono i due scherzare, Meloni che dice a Sinner “grandissimo” e gli fa rivedere il punto con cui s’è preso il primo Slam della carriera: “Stavamo tutti così”, e mima il gesto del cuore che si ferma in gola. “Più bello viverlo in quel momento”, risponde Jannik. Prima di salutarla con in mano la grande coppa d’argento. E di concedersi a una serie di foto con i dipendenti di Palazzo Chigi. Che vedendolo uscire dal palazzo, prima di raggiungere l’Alfa Giulietta, gli hanno tributato una standing ovation con tanto di applausi scroscianti che si sentivano fino in piazza. E poi lo hanno rincorso per qualche foto di gruppo. Lui s’è concesso con fare scherzoso, prima di sfrecciare per le strade romane. In cui si ritufferà domani per uno shooting al Colosseo. E poi giovedì, per la visita istituzionale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quella che si sarebbe dovuta tenere a dicembre, insieme ai compagni della Coppa Davis conquistata due mesi fa a Malaga. Anche lì guarderà forse un po’ stranito la moquette e la tappezzeria. Pensando quanto sia molto più a suo agio in un campo rettangolare diviso da una rete che non nei luoghi della politica romana. Anche se probabilmente dovrà farci l’abitudine.