La scuola grillina
Patria, pace e corsi online. Il M5s di Conte è un ateneo rossobruno
Schlein in Sardegna canta Bella Ciao con Alessandra Todde. Conte e Tridico lanciano la scuola di formazione e l'ex premier punzecchia: "E' patriottico non inviare armi per risolvere le guerre"
Due, dice Giuseppe Conte, sono i concetti principali della lezione: pace e patria “perché – spiega – sono entrambi nella Costituzione: è patriottico difendere la nostra patria, ma è patriottico anche dire che la soluzione alle guerre non può essere l’invio di armi a oltranza”. Chi lo avrebbe detto che prima o poi ci si sarebbe potuti laureare in grillismo? Altro che uno vale uno, altro che Vaffaday. Amici 5 stelle, tirate fuori lo statino, partono lezioni frontali ed esami. Se Giuseppe Conte al governo era l’avvocato del popolo, all’opposizione ha scelto l’altra professione, si è fatto professore, ovviamente di grillismo. Ideologia in cerca d’autore. “Il presidente Conte, ma dovrei chiamarlo il professor Conte”, scherza Pasquale Tridico, responsabile della nuova scuola di formazione del M5s. I corsi veri e propri partiranno online il 15 febbraio. Quattro gli argomenti per le Frattocchie a 5 stelle: “Amministrazione degli enti locali e beni comuni”, “economia, lavoro e welfare”, “transizione ecologica e digitale”, “politiche Ue e opportunità per gli enti locali”.
Prima dell’inizio però si sono già svolte le prime nove delle dieci lezioni di politica, eventi più pop e dal vivo. Ieri, la penultima puntata al tempio di Adriano a piazza di Pietra dedicata all’argomento “Patria e politica”. “Un’iniziativa rossobruna”, ha detto qualcuno, ma più propriamente un concentrato ben frullato del nuovo contismo. Pasquale Tridico al reddito di cittadinanza, Donatella Di Cesare alla guerra, o meglio, alla pace, Stefano Fassina alla patria come concetto di sinistra “per salvarsi dal concetto dell’uomo consumatore del cosmopolitismo” e il politologo Marco Tarchi (“Mi dicono che sono di destra ma non voto da quella parte da 40 anni”) all’idea molto grillina di destra e sinistra come concetti desueti. Fassina, in questo caso, è idealmente il padrone di casa, l’argomento, insomma, è il suo. Conte lo cita in mezzo a Cicerone, Mazzini, Croce, Rosselli, la marsigliese e Che Guevara. Ideologi, a quanto pare, del patriottismo di sinistra. Comunque l’evento è un successone. E infatti fuori la fila è lunga, attraversa Piazza di Pietra da parte a parte. Non tutti riusciranno a entrare (e con rabbia: “Ma io avevo fatto l’accredito online !”). La senatrice grillina Mariolina Castellone, disturbata da un forte mal d’orecchie, ha il privilegio di superare la fila. E’ un’assoluta eccezione. Per tutti gli altri, nessun trattamento speciale: il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri si sorbisce 15 minuti di coda con il sorriso. Conte arriva e, parlando con i cronisti, rivendica il concetto di patria a sinistra, sorride ai trattori: “Li incontreremo”, ma non parla del Pd (si limiterà poi a dire che sulla pace “è importante farsi sentire anche con gli alleati”). Nessun attacco diretto però. In attesa della pace in Ucraina (che divide ancora il campo largo), Conte ha sancito una tregua. E d’altronde mentre lui parla alla scuola 5 stelle, Elly Schlein è ad Alghero con la candidata di Pd e M5s, l’ex vicepresidente del Movimento Alessandra Todde: “E’ competente, preparata e ama la Sardegna”, ha detto la segretaria del Pd che ha cantato, insieme, ancora “Bella Ciao”.
Per i corsi veri – che come spiega il sito della scuola sono “un tassello fondamentale del nuovo corso del Movimento” che si rivolge a “tutta la comunità degli iscritti, partendo dai gruppi territoriali: oltre 25.000 persone” –, il responsabile, l’ex presidente dell’Inps e futuro capo lista grillino per le europee al Sud Pasquale Tridico, ha svuotato mezza facoltà di economia di Roma Tre, dove insegna. Oltre a lui come docenti della scuola grillina ci sono: Marco Causi (ex assessore delle giunte Marino e Veltroni a Roma che tanto ha innervosito Virginia Raggi e gli altri consiglieri M5s della capitale), Paolo Lazzara, Antonella Stirati, Salvatore Monni. Tra gli insegnanti ci sono poi anche l’ex rappresentante permanente dell’Itala a Bruxelles Pietro Benassi, il geologo Mario Tozzi, la sociologa Chiara Saraceno e l’economista Andrea Roventini. Quanti di questi, è la domanda che si fanno un po’ tutti, potranno aggiungersi a Tridico nelle liste dei candidati alle europee del M5s?