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Meloni incontra i giornalisti della Stampa estera: "Non amo stare dove sono, per questo rimarrò più di altri"

La premier interviene all'incontro con i corrispondenti della Stampa estera

 "So che ci si aspetta un intervento leggero ma io non ero leggera neanche a 15 anni figuriamoci dopo 16 mesi di governo, poi mi invitate nel giorni in cui perdo la Sardegna e sto pure facendo la Quaresima e non posso nemmeno affogare i dispiaceri nell'alcol...". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla cena annuale organizzata dall’Associazione della Stampa estera a Roma. È il secondo anno che i corrispondenti esteri organizzano questo appuntamento a cui nel 2022 partecipò l'allora premier Mario Draghi. 

 

La premier ha poi ironizzato sul recente trasferimento della sede dell'associazione a Palazzo Grazioli: "Complimenti per la vostra nuova sede, non so cosa pensi da lassù Silvio Berlusconi, che questa banda di comunisti, come la chiamava lui, si trasferisce e Palazzo Grazioli, ma sono casi della vita, succede...". 

 

Meloni si è poi soffermata sulle sfide che affronta la libertà di stampa: "Abbiamo la presidenza del G7, c'è un tema che riguarda ed è quello dell'Intelligenza artificiale: si parla tanto di libertà di stampa ma qui rischiamo di cancellare la stampa. E senza la stampa non c'è libertà. Rischiamo un impatto devastante, sarà un focus che porteremo al G7".

 

La premier ha dedicato una riflessione anche alla riforma del premierato: "Quello che vorrei fare io è che chi governa lo scelgano cittadini e che se va a casa si torna a votare: la democrazia. Voglio dare stabilità e maggiore peso ai cittadini". Il "tempo", ha sottolineato, è "quello che è mancato ai governi italiani: a questa nazione serve stabilità, per dare priorità agli investimenti, avere una strategia, governare i poteri economici. Sulla riforma costituzionale ci sono accuse, un famoso commentatore Usa citava Mussolini perchè dice che per pochi voti sarà possibile avere la maggioranza: accade in varie democrazia come la Francia".

 

"Sono una persona che ha speso due terzi della propria esistenza nell'impegno politico e ancora adesso la considero la più straordinaria forma di impegno civile che esista. Non amo stare dove sono e, proprio per questo, potrei rimanerci più degli altri", ha poi affermato Meloni, per poi scherzare: "Non ho realizzato nessuno dei miei sogni: volevo fare la cantante ma sono stonata, volevo giocare a pallavolo ma sono una nana, volevo incontrare Michael Jackson ma è morto troppo presto, non era nei miei sogni fare il presidente del Consiglio". 

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