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Da Landini a don Ciotti e Bindi: "Allarme democratico. Pronti alla mobilitazione contro il premierato"
Nella sede della Cgil un convegno contro la riforma costituzionale e l'autonomia: presto arriveranno i comitati per il No. Ci sono anche il presidente dell'Anpi Pagliarulo, il costituzionalista Azzariti e il presidente emerito della Corte costituzionale De Siervo
Un convegno contro il premierato, contro l'autonomia e quelle che secondo i promotori dell'iniziativa sono le derive di questo governo: "Il pericolo democratico", per usare un concetto più volte richiamato dal segretario della Cgil Maurizio Landini e dal presidente dell'Anpi Ginafranco Pagliarulo. Con loro anche don Ciotti e Rosy Bindi, il presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo e il costituzionalista Gaetano Azzariti, presidente dell'associazione "Salviamo la Costituzione: aggiornarla e non demolirla", che ha promosso l'evento.
"Cerchiamo di esprimere le preoccupazioni di questa associazione in questa fase turbolenta". Ha aperto così i lavori del convegno ospitato nella sede nazionale della Cgil a Roma, dal titolo eloquente: "Un capo assoluto in un'Italia spezzata".
Uno dopo l'altro i protagonisti di questo venerdì pomeriggio sono intervenuti per lanciare la mobilitazione e annunciare che presto potranno sorgere comitati per opporsi al disegno di Palazzo Chigi. "Il governo ha già scelto che lo strumento definitivo per affermare questo suo disegno sarà un referendum, il paradosso che potremmo trovarci di fronte, è che attraverso questo referendum potrebbe avvenire un consenso democratico che sancisce una svolta autoritaria nel nostro paese", ha detto Landini.
De Siervo ha preferito concentrarsi sulle contraddizioni della proposta di Meloni: "E' riuscita a far sollevare da chiunque un nuvolo di obiezioni". Il presidente emerito della Consulta ha poi sottolineato"l'imbarazzo di alcuni ministri. Perché sono state dette bugie sul contenuto di questo disegno, si sono distaccati abbastanza".
Sulla stessa linea è l'ex presidente del Pd Bindi che dice: "Tutte le audizioni che ci sono state hanno demolito la riforma". Mentre don Luigi Ciotti parla di premierato "come merce di baratto inquietante".
Così a fine giornata Landini invita tutti "a muoversi e ricostruire dal basso quella democrazia partecipata che è la condizione per respingere questo disegno", conclude il segretario della Cgil.