Dopo il voto
Concluso lo spoglio in Sardegna: Alessandra Todde avanti di 1.600 voti
A una settimana dalle elezioni, è terminato lo scrutino delle 19 sezioni mancanti. L'esponente del M5s si conferma vincitrice, ma si riduce il divario con Paolo Truzzu. Il centrodestra resta cauto sull'ipotesi riconteggio
Questa mattina, intorno alle 12 e 30, si è concluso lo scrutinio delle 19 sezioni che non avevano completato in tempo lo spoglio delle schede delle elezioni regionali in Sardegna. Una settimana dopo la chiusura delle urne, infatti, meno di venti sezioni dovevano ancora essere scrutinate e, di conseguenza, la vittoria di Alessandra Todde non era ancora del tutto confermata. All'appello mancavano una manciata di schede, per le quali il centrodestra in queste ore sperava in un "ribaltone". A conti fatti l'esito del voto non è stato cambiato ma, anzi, confermato. Secondo l'Ansa, l'esponente del campo largo è la nuova presidente della regione, seppure il margine di vittoria tra lei e Paolo Truzzu si sia ridotto ad appena 1.600 voti.
Già ieri Todde si era detta "serena" sull'esito del voto, assicurando "una forchetta tra i 1.400 e i 1.600 voti in più" rispetto al suo avversario. A questo punto per l'ufficialità bisognerà solo aspettare che la Corte d'appello certifichi la vittoria della presidente in pectore e dei 59 consiglieri eletti. Secondo l'Agi ci vorranno almeno altre due settimane prima che l'ufficio elettorale centrale della Corte d'appello di Cagliari riesca a proclamare presidente e consiglieri regionali eletti. Secondo la legge, poi, da quella data scatteranno sessanta giorni entro i quali chiunque voglia potrà fare ricorso al Tar per un riconteggio delle schede o per eventuali irregolarità.
Il centrodestra per il momento non si sbilancia e aspetta l'ufficialità dei dati. Non è chiaro se poi sarà effettivamente presentato un ricorso al Tar o meno. Il sentimento maggiore è quello di mantenere il più a lungo possibile incertezza sull'esito delle votazioni. Domenica 10 marzo si vota in Abruzzo e la richiesta di maggiore chiarezza sulle 19 sezioni mancanti in Sardegna sembrerebbe essere una strategia per smorzare l'entusiasmo della vittoria di Pd e Movimento 5 Stelle. Nonostante infatti la coalizione guidata da Giorgia Meloni sia avanti nei sondaggi, il timore è che l'effetto della vittoria del centrosinistra in Sardegna rinvigorisca l'opposizione anche in Abruzzo. Un'eventualità che il centrodestra sembrerebbe voler contrastare in tutti i modi.
Sull’ipotesi di contestare il risultato in Sardegna si è espressa anche la premier, che durante il viaggio in Canada nel week end ha detto: "Aspettiamo il riconteggio, poi vediamo cosa fare, mi pare che si stia assottigliando lo scarto, le cose sono andate meno peggio di come sembrava".