il voto in aula
La missione Aspides ottiene l'ok del Parlamento: favorevoli anche Pd e M5s
Dopo l'informativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani, Camera e Senato approvano la risoluzione presentata dalla maggioranza per autorizzare la Marina a partecipare alla "missione difensiva" nel Mar Rosso, ma anche a quella europea Euam per l'Ucraina e all'operazione Levante per Gaza
Camera e Senato hanno approvato a larga maggioranza una serie di risoluzioni che impegnano l'Italia a partecipare ad alcune missioni internazionali nel 2024: dalla missione Aspides, nel Maro Rosso, a quella europea Euam per l'Ucraina e all'operazione Levante per Gaza, una azione esclusivamente diplomatica per la consegna di beni umanitari anche tramite corridoi marittimi verso la striscia di Gaza.
Con una serie di voti incrociati sono state approvate cinque risoluzioni, quella di maggioranza e quelle presentate da Az, M5S, Iv e Pd con l'unica eccezione di Alleanza Verdi e Sinista.
Prima del voto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto per riferire sulle missioni internazionali Aspides e Levantes, cioè quelle che impegnano le forze armate italiane a Gaza e Sul Mar Rosso.
"L'attacco al Duilio conferma ancora una volta la gravità della minaccia terroristica degli Houthi e la tempestività delle iniziative che il governo ha deciso di intraprendere", ha detto il vicepremier Tajani durante il suo intervento, assicurando che la missione Aspides "sarà difensiva". Su Gaza e Israele, il vicepremier ha sottolineato la necessità di raggiungere al più presto il cessate il fuoco e ha annunciato "Food for Gaza", un programma "che servirà a facilitare l'accesso agli aiuti e ad alleviare le sofferenze della popolazione".
Cosa ha detto Tajani
"Abbiamo appreso con sgomento del massacro dei civili inermi a Gaza di giovedì scorso. Nessuno può cancellare 7 ottobre, e allo stesso tempo ora ci sono troppe vittime palestinesi che non hanno nulla a vedere con il conflitto. La strage del pane implica un maggiore coinvolgimento nel cessate il fuoco. Dobbiamo lavorare per incrementare gli aiuti nella Striscia. Dobbiamo fare arrivare tutti gli aiuti, promuovendo un'iniziativa umanitaria ancora più coordinata", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che lancia "Food for Gaza", un progetto per incrementare l'approvvigionamento di beni di prima necessità in Palestina. "Il primo tavolo con le organizzazioni sarà la prossima settimana. Servirà a facilitare l'accesso di aiuti e ad alleviare le sofferenze della popolazione. Il momento è ora, cessate il fuoco".
A questo proposito: "Sul piano politico-diplomatico resta essenziale raggiungere un cessate il fuoco sostenibile a Gaza, anche per attenuare le tensioni regionali. L'Italia chiede una pausa prolungata e duratura delle ostilità, che porti a un cessate il fuoco sostenibile come richiesto anche dalle Risoluzioni 2712 e 2720 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il conflitto fra Israele e Hamas ha già avuto un impatto devastante sulla regione dove sono attivi diversi focolai di tensione".
Serve, ha continuato il ministro, "un credibile e concreto percorso verso la soluzione 'due popoli, due Stati', con il contributo di un’Autorità Palestinese rafforzata e riformata. Le dimissioni del primo ministro Shtayyeh e la formazione di un futuro governo dell’Autorità Nazionale Palestinese sono un segnale importante in questa direzione". Parallelamente, ha aggiunto Tajani, "dobbiamo rilanciare i processi di normalizzazione e integrazione regionale. Un quadro regionale favorevole è essenziale per il successo di qualsiasi iniziativa politica". In questo contesto, ha poi specificato, "i Paesi arabi che più si stanno attivando per la ricerca di una soluzione possono svolgere un ruolo essenziale nella riabilitazione di Gaza e nel favorire l'integrazione economica con Israele. Ma la condizione è che vi sia un impegno chiaro e irreversibile per la creazione di uno Stato palestinese indipendente", ha ribadito.
Nel merito della missione Aspides, Tajani spiega: "Avrà compiti esecutivi di autodifesa estesa, cioè atti a neutralizzare attacchi che abbiano come bersaglio diretto navi mercantili scortate e il contrasto a eventuali tentativi di sequestro delle imbarcazioni. Aspides non è diretta contro nessuno, ma a difesa di un principio: la libertà e la sicurezza della navigazione. Solo facendo rispettare questo principio è possibile assicurare sicurezza e benessere alla regione". La missione Aspides "darà risposte necessarie e proporzionate e comunque sempre in mare o nello spazio aereo. In nessun caso Aspides potrà essere coinvolta in operazioni sulla terraferma", ha specificato il ministro. "La nuova operazione agirà nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nel Golfo Persico con lo scopo di proteggere i nostri traffici, contenendo i rischi di escalation regionale".