Renata Polverini (LaPresse)

Roma capoccia

Polverini remake. L'ex governatrice del Lazio sarà candidata con FI in Europa

Marianna Rizzini

Martedì scorso ha inaugurato una sede di Forza Italia in quel di Mentana, sul territorio in cui nel 2010 aveva giocato, vincendo contro Bonino, la partita per la regione. Adesso correrà nella circoscrizone Italia centrale per un seggio europeeo

 A seconda di come lo si guardi, è un caso di nemesi oppure un remake; e di sicuro è un gioco di rilancio e tentato rialzo per la diretta interessata, Renata Polverini, ex presidente di centrodestra della regione Lazio tra il 2010 e il 2013, poi parlamentare e ora candidata alle europee con Forza Italia, partito da cui era uscita ai tempi del governo Conte II, per poi rientrare a stretto giro.

E dunque Polverini — che circa quindici anni fa ha conquistato la ribalta televisiva nel salotto di Giovanni Floris, a “Ballarò”, su Rai3, come capa-sindacalista Ugl, stimata dall’ex sindaco di Roma e primo segretario pd Walter Veltroni, per poi imporsi su vari nomi, quasi tutti maschili, nel carrozzone dell’allora Pdl — martedì scorso ha inaugurato una sede di FI in quel di Mentana, sul territorio da cui nel 2010 aveva giocato, vincendo contro la leader radicale Emma Bonino, la partita per l’elezione a presidente della Regione Lazio, elezione che due anni dopo si era però ribaltata in scandalo sull’utilizzo dei fondi pubblici da parte di alcuni esponenti del Pdl laziale (tra i nomi, quello dell’ex tesoriere e capogruppo Franco Fiorito, anche detto “er Batman di Anagni”). A scandalo scoppiato, Polverini si era presentata a “Piazzapulita” dicendo di essersi sentita “tradita”: “Quello che accade oggi non inizia oggi”, diceva, “questo sistema si è costruito negli anni. Bisognava capire prima che non era più il momento”. Su sua stessa mozione, le commissioni in seno al Consiglio furono dimezzate. Qualche mese dopo arrivarono le dimissioni, al grido di “sono inorridita per quanto avvenuto”.

Il resto è storia d’oggi: dopo l’adesione a Forza Italia, e un primo mandato parlamentare dal 2013 al 2018, Polverini viene rieletta. Ma nel gennaio del 2021 vota la fiducia al Conte II (dopo la fuoriuscita di Iv) e passa al Gruppo misto, per poi rientrare in Forza Italia nel maggio dello stesso anno, alimentando i sospetti di chi prima l’aveva vista contiana, poi renziana, poi zingarettiana, poi al confine tra centrodestra e centrosinistra (cosa che le aveva attirato commenti del genere “una, nessuna e centomila”). Invece lei è rimasta lì, fuoriuscita apparente o figliola prodiga. “Continuerò a dare il mio contributo per il rilancio di un movimento che considero l’unica area moderata e liberale della quale il paese ha bisogno”, ha detto dopo il rientro. Ora Polverini ha compiuto l’ultimo ritorno: quello in tv, non più a Rai3 ma su La7, a “L’aria che tira”, a parlare di trasporti e infrastrutture. 
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.